palazzo occupato

Cinecittà, blitz interforze nel fortino dei "latinos": scatta lo sgombero

Massimiliano Gobbi

Vasta operazione interforze all'alba di oggi a Cinecittà, nel quadrante sud-est della Capitale, dove le forze dell'ordine hanno dato il via al primo step di sgombero dei lotti abusivamente occupati da gruppi di cittadini latinoamericani. Il blitz, coordinato da un dirigente della Questura di Roma, ha visto la partecipazione congiunta di agenti della polizia di stato, carabinieri, guardia di finanza, polizia locale, vigili del fuoco e personale degli uffici territoriali. L’intervento, scattato in via Eudo Giulioli, ha portato al sequestro preventivo di otto appartamenti su sedici, su disposizione della competente autorità giudiziaria.

All’interno degli edifici sono stati trovati alcuni nuclei familiari, composti anche da minori, ai quali, con il supporto della Sala Operativa Sociale del Comune di Roma, verrà garantita assistenza alloggiativa. Un’azione, dunque, non soltanto repressiva, ma anche di tutela sociale per le famiglie coinvolte.

  

Il palazzo di via Eudo Giulioli era da tempo nel mirino delle forze dell’ordine. Dopo lo sgombero dell’ex Hotel Cinecittà, avvenuto il 24 settembre 2024, circa 168 persone erano state allontanate. Molti di loro, prevalentemente cittadini sudamericani ma anche rom e stranieri provenienti dall’Est Europa, avevano trovato rifugio proprio in questa zona. Negli ultimi mesi, i residenti avevano segnalato un peggioramento delle condizioni di sicurezza: risse notturne, schiamazzi, degrado e paura diffusa. Una convivenza divenuta insostenibile, con interi condomini costretti a blindarsi in casa mentre l’edificio diventava rifugio di senzatetto e malviventi.

Lo sgombero di Cinecittà non è un caso isolato. Dopo la liberazione dell’ex Hotel Cinecittà, infatti, una trentina di persone aveva occupato l’ex centro immigrati Sprar di Torre Maura, distante appena tre chilometri. In pochi giorni, il numero era quintuplicato, fino a saturare l’intera struttura. Pochi giorni dopo, un nuovo episodio: 90 persone avevano preso possesso dell’ex struttura ricettiva Petra, in via Sante Vandi alla Romanina, già teatro di occupazioni in passato. In quel caso, lo sgombero arrivò il 22 ottobre, ma il fenomeno continuò a spostarsi.

Gruppi di occupanti si erano poi trasferiti in un ex magazzino di via Alimena a Cinecittà, insieme a famiglie rom e cittadini provenienti da via Melibeo a Tor Cervara, edificio distrutto da un incendio lo scorso novembre. Una spirale di occupazioni e sgomberi che oggi, almeno temporaneamente, sembra essersi interrotta con il sequestro dei nuovi alloggi abusivi.

“Lo avevamo promesso ai nostri cittadini ed oggi è avvenuto - dichiara il vicecapogruppo di Fratelli d’Italia il senatore Marco Scurria - Grazie al lavoro costante portato avanti insieme dalla consigliera Cristina De Simone e all’applicazione concreta del Decreto Sicurezza, abbiamo ottenuto un altro risultato tangibile sul fronte della legalità. Un ringraziamento doveroso va al Prefetto di Roma e alle  Forze dell’Ordine, che con impegno e professionalità hanno condotto l’operazione, restituendo dignità e sicurezza a un intero quartiere. C’è ancora però chi, da certa sinistra, fa finta di non vedere e continua a strizzare l’occhio a chi occupa abusivamente. Ma noi non abbiamo dubbi, stiamo dalla parte della legalità, della proprietà privata e di chi rispetta le regole. Lo Stato non arretra".

L’operazione di oggi rappresenta un nuovo capitolo nella gestione delle occupazioni abusive a Roma, un tema da anni al centro del dibattito politico e sociale. Se da un lato si conferma la linea dura contro l’illegalità abitativa, dall’altro resta aperta la questione dell’emergenza alloggi e dell’assistenza alle famiglie più fragili, spesso protagoniste involontarie di questo circolo vizioso di occupazioni e sgomberi.

Con il blitz di via Eudo Giulioli, il quartiere di Cinecittà ritrova per ora un po’ di respiro. Ma resta da capire se questo intervento segnerà davvero una svolta o se, come già accaduto in passato, gli occupanti torneranno a spostarsi da un edificio all’altro.