scandalo capitale
Roma, battaglia sull'acquisto del palazzo occupato. Centrodestra all'attacco
Neanche l’invocazione a Robin Hood può spiegare lo scandalo, confezionato su misura e approvato in tempo record, dell’acquisto del palazzo occupato illegalmente per 22 milioni di euro da parte del Campidoglio per evitare lo sgombero dei 98 appartamenti. E già perché Robin Hood prendeva solo ai ricchi. Qui invece si prende soprattutto ai poveri. E non solo quelli che da anni attendono senza riscontro l’assegnazione di una casa popolare, avendo fatto regolare domanda senza "attingere" al salvadanaio dei movimenti per la casa tanto cari alla sinistra; ma anche a tutti i contribuenti romani, dal primo all’ultimo. Perché quei 22 milioni vengono proprio dalle casse dove finiscono i soldi di Imu, Tari, Irpef, Osp, multe e di tutto quello che i romani sono costretti a pagare pur con difficoltà. Al blitz piratesco del centrosinistra in Campidoglio si è opposto il centrodestra che ancora ieri è tornato all’attacco. «Un vero e proprio schiaffo alla legalità e ai cittadini onesti. È inaccettabile che invece di procedere con lo sgombero e il ripristino della legalità, l'amministrazione preferisca premiare gli abusivi per assecondare le fasce più estreme della sinistra, scaricando l'onere economico su tutti i contribuenti», la nota del consigliere di Fratelli d'Italia in Assemblea capitolina Mariacristina Masi e i consiglieri del Municipio Roma VII, Cristina De Simone e Umberto Matronola.
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«Questa decisione rappresenta l'ennesimo segnale ideologico di una maggioranza che si preoccupa più degli equilibri interni al Pd e dei rapporti con i gruppi vicini alle occupazioni, che dei diritti dei cittadini in attesa di un alloggio popolare regolare- proseguono i consiglieri -. Mentre migliaia di famiglie romane attendono da anni un alloggio in graduatoria e molte altre hanno difficoltà ad acquistare una casa, il Campidoglio compra un edificio occupato, legittimando chi ha scelto scorciatoie. Un provvedimento che la maggioranza ha considerato urgente, ma che contrastiamo nel merito e nella forma - concludono Masi, De Simone e Matronola -. Mentre il Governo si impegna per effettuare gli sgomberi, il Comune cerca in tutti i modi di evitarli e lo vediamo in diverse situazioni su Roma. Chiediamo con forza trasparenza e responsabilità: questa operazione è un insulto a chi paga le tasse, rispetta le regole e aspetta giustamente il proprio turno. Ci impegneremo in tutte le sedi istituzionali per contrastare questa deriva, affinché Roma torni a essere una città fondata sul rispetto delle regole». Una battaglia d’obbligo per il centrodestra, attesa dai "comuni" cittadini così come è auspicabile l’intervento della Corte dei conti per capire se questa sinistra manovra comporti un danno erariale. E soprattutto per scongiurare che sia solo la prima di una serie che ha forse come obiettivo finale due parole, emblema dello scandalo delle occupazioni abusive a Roma: Spin Time.