Stadio della Roma, nuova area per il Policlinico Umberto I

Claudio Querques

 Il Policlinico Umberto I perde 175 milioni l’anno. Un “buco” ormai insostenibile per la casse della sanità regionale. Realizzarne uno nuovo è un’emergenza. Il costo per trasferire in un sito più idoneo gli attuali 56 padiglioni del nosocomio romano verrebbe coperto in 3 anni per farne uno completamente nuovo al posto del vecchio fatiscente. Parte da questo ragionamento l’interlocuzione in corso in questi giorni tra tutti i soggetti interessati (via chat, via cellulare, con incontri a livello personale). Ed è in questo quadro (economico e sanitario) che si inserisce anche la questione dello stadio della As Roma.

Ufficialmente la direzione generale del Policlinico ha smentito l’esistenza di una lettera inviata all’amministrazione comunale ammettendo però che l’individuazione dell’area sulla quale sorgerà il nuovo Policlinico «è oggetto di una discussione all’interno di una cabina di regia istituita dalla Regione Lazio». A volerla istituire fu, appena insidiato, il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca. Il direttore del Policlinico universitario Fabrizio D’Alba ne fa parte insieme alla rettrice della Sapienza Antonella Polimeni, al sindaco di Roma Roberto Gualtieri e il direttore dell’ente regionale per il diritto alla studio (DiSco) Paolo Cortesini. Non era dunque competenza specifica del nosocomio discutere «questioni relative all’urbanistica», come si precisa in un comunicato del Policlinico ma che l’ospedale sia parte in causa – anche per via del preoccupante disavanzo di cui si diceva all’inizio – è ben evidente. Da qui tutte le questioni ancora aperte, rendere compatibile il piano sanitario regionale con la realizzazione del nuovo Stadio dell’As Roma a Pietralata è dunque il compito non semplice di tutti i soggetti interessati. Il piano sanitario andrà definito entro il prossimo autunno: le scelte vanno fatte subito.

  

L’assessore all’Urbanistica capitolino Maurizio Veloccia ha precisato che non esiste «alcuna richiesta di aree interne al perimetro previsto nel progetto per lo Stadio della A.S. Roma nella zona Pietralata». Fermo restando che, «la Regione Lazio ha avviato l'analisi per un progetto di ricollocazione di alcune strutture specialistiche del Policlinico con l'ipotesi anche di un loro trasferimento parziale in aree interne all'attuale perimetro dell'ospedale Pertini ma comunque esterne alle aree coinvolte nel progetto Stadio e al comparto Sdo interessato dall'impianto sportivo». Lo Stadio, dunque, sostiene Veloccia «continuerà il suo iter amministrativo».

Post premessa: l’affitto dell’Olimpico costa ai Friedkin 8 milioni l’anno, 6 milioni al presidente della Lazio, Lotito. Soldi che finiscono nelle casse della società Sport e Salute. Le società di calcio spingono per trovare una soluzione. È un fatto però che da qui alla prossima primavera quando dovrebbe tenersi la prima conferenza dei servizi, tutti i nodi dovranno essere sciolti. Più volte il governatore della Pisana, Rocca è tornato sulla questione della mobilità riaffermando che senza un sistema di trasporti adeguato non darà il suo via libera. Ciò vuol dire che la presenza del nuovo impianto e la nuova rete ospedaliera dovranno essere compatibili. Resta da risolvere il tema delle ricollocazioni. Per il Policlinico Umberto I sono in piedi altre ipotesi: Castro Pretorio (la più gradita, a quanto pare dalla rettrice Polimeni) ma anche Tor Cervara, in un altro quadrante della città. Sul tavolo la questione resta aperta, dunque. Così che la delibera di “pubblica utilità” votata del Consiglio comunale capitolino lo scorso 9 maggio rischia di essere (ri)messa in discussione. La questione sarà al centro del prossimo incontro della cabina di regia che tornerà a riunirsi dopo la pausa estiva.