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La Sapienza, il manifesto della vergogna: "Chi sono gli assassini di Cospito"

Alessio Buzzelli

Prosegue l’occupazione dell’Aula 1 della facoltà di Lettere de La Sapienza in vista del corteo previsto per domani, sabato 4 febbraio, a Roma, a sostegno della battaglia contro il regime di 41bis e a fianco di quella dell’anarchico di Alfredo Cospito. L’accesso all’aula è stato vietato a persone esterne, giornalisti compresi, dunque è difficile raccontare quanto sta accadendo in questi frangenti all’interno.

All’esterno della facoltà, invece, sono comparsi due manifesti, proprio sulla scalinata d’ingresso, simbolicamente affissi accanto alla targa in marmo dedicata all’anarchico Giuseppe Pinelli. Manifesti senza dubbio “duri” - da qualcuno definiti persino scioccanti -, attraverso i quali i collettivi universitari hanno voluto esprimere solidarietà con il detenuto Cospito, senza lesinare però attacchi diretti ai vertici dello Stato, secondo gli studenti responsabili in toto della delicata situazione attuale. In particolare uno, sul quale campeggia a grandi caratteri la scritta “chi sono gli assassini di Alfredo Cospito”, seguita da una lista, con tanto di foto, di alcune tra le massime autorità delle Istituzioni italiane: il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il Ministro della Giustizia Carlo Nordio e l’ex Ministro Marta Cartabia, Gianni Melillo, Procuratore nazionale Antimafia e la premier Giorgia Meloni.

  

“Il manifesto è indubbiamente forte – spiega un rappresentate degli occupanti, uscito dall’aula per parlare con i giornalisti -, ma si tratta di un messaggio dimostrativo, anche perché Alfredo non è ancora morto, per fortuna. Di certo, però, crediamo fermamente che ad essere responsabili della condizione disumana di Cospito siano proprio loro”. “Non siamo né terroristi, né violenti – interviene una ragazza appartenente ai gruppi studenteschi – come la narrazione vuole dipingerci. E non siamo nemmeno anarchici, o almeno non solo: la nostra è una battaglia trasversale che riguarda tutti, non solo di solidarietà verso Cospito, il quale rischia seriamente di morire, e contro il 41bis, ma a fianco di tutte le persone sfruttate, sottopagate e precarie, a cominciare dagli studenti”.

Nell’altro manifesto, invece, si pubblicizza il corteo “Fuori Alfredo dal 41bis” in programma domani, con partenza da Piazza Vittorio alle ore 15:00, cui parteciperanno gli studenti, ma non solo. “Il corteo di domani – hanno detto gli studenti – sarà un corteo contro il sistema nel suo complesso, oltre che di appoggio alla battaglia di Cospito. La nostra è una battaglia umanitaria e non violenta: è piuttosto lo Stato ad aver creato il clima teso di questi giorni. Lo stesso Stato che sta lasciando morire Alfredo”. Anche questa notte gli occupanti dormiranno all’interno della facoltà, dopo la seconda assemblea pubblica prevista per le 16:00 di questo pomeriggio.