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Monopattini elettrici, un altro anno senza freni: le regole contro il parcheggio selvaggio ancora non ci sono

Pier Paolo Filippi

È destinato a durare ancora per mesi il caos provocato da «monopattino selvaggio». I tempi per approvare un nuovo regolamento che riporti ordine nella giungla della micromobilità elettrica sono infatti lunghi tanto che il Campidoglio, con una determinazione del dipartimento trasporti martedì scorso ha prorogato fino al 31 dicembre le autorizzazioni agli operatori dello sharing in scadenza il prossimo 27 aprile. 

Sono 14.500 in totale i monopattini in circolazione nella capitale e almeno fino alla fine dell’anno dunque, in assenza di nuove regole, si continueranno vedere le immagini di mezzi parcheggiati alla rinfusa, scaraventati nei sottopassi, sfrecciare pericolosamente tra le auto. Senza contare gli incidenti, oltre 200 lo scorso anno. Il tutto senza una reale attività di sanzionamento, visto che le multe continuano a essere sporadiche, mentre anche la sperimentazione degli stalli «virtuali» in centro sembra ferma. 

  

 

Una situazione inaccettabile per l’assessore alla Mobilità Eugenio Patanè, che ha inviato agli uffici e a Roma Mobilità un vero e proprio ultimatum per non fallire almeno l’obiettivo di rimettere tutto a posto il prossimo anno e rendere i monopattini, ora limitati in centro, a veri e propri mezzi di trasporto per il cosiddetto «ultimo miglio», ovvero il tragitto da casa ai mezzi pubblici e viceversa. Entro il 30 aprile, con l’obiettivo di approvarli entro la fine di maggio, Patanè ha chiesto che sia pronta una prima bozza del nuovo regolamento e uno strumento di pianificazione della micromobilità elettrica che comprenda gli stalli di rilascio e le strade interdette. I tempi in fatti sono lunghi, le linee guida del regolamento vanno approvate in giunta quindi devono passare al vaglio dell’Assemblea capitolina, mentre la situazione, parole di Patanè, «è ingestibile». Per svolgere la funzione da «ultimo miglio», scrive Patanè, “c’è necessità di una presenza diffusa di questi mezzi mentre oggi si ha una concentrazione nelle zone centrali».

Con gli effetti negativi che si conoscono: marciapiedi e aree pedonali congestionati, intralcio alla mobilità dei disabili, degrado. «Più volte questo assessorato si è trovato a segnalare e rimuovere più o meno costantemente vere e proprie discariche di tali mezzi», scrive Patanè, che chiede «un vero e proprio cambio di regime», anche perché, se questa è la situazione, «non c’è alcun interesse pubblico a mantenere i monopattini sulle nostre strade». Patanè fissa anche alcuni paletti per le nuove regole, tra cui il rilascio del mezzo esclusivamente in stalli autorizzati; diffusione dei mezzi su tutto il territorio; misure che garantiscano la sicurezza stradale; obbligo di utilizzo della strumentazione tecnologica più avanzata per regolare la presenza dei mezzi. Allo stesso tempo, si passerà dalle autorizzazioni alle concessioni attraverso un bando pubblico.