La protesta

Scuola, incubo Covid "Due anni sotto ricatto" Cosa dicono gli studenti

"Da due anni costretti a vivere sotto ricatto", dad, contagi, classi pollaio, mascherine Ffp2, mezzi pubblici e doppi orari da incubo. Covid,  continua la protesta degli studenti romani, ma il grido di allarme "una vita sotto ricatto" arriva dagli studenti del quartiere Monteverde di Roma, che spiegano le ragioni dello sciopero dei licei Morgagni, Montale e Kennedy.

"Abbiamo protestato contro un rientro a scuola aberrante. Lo abbiamo visto già nella prima settimana di scuola dopo le vacanze" scrivono gli studenti in un comunicato congiunto che ieri mattina hanno raggiunto in corteo il Gianicolo. "Da due anni la nostra situazione non cambia - si legge nel documento -. Siamo costretti a vivere sotto ricatto, mentre il dibattito nei grandi palazzi si polarizza tra l'andare in dad o il non andare in dad, soltanto chi vive veramente la scuola si rende conto che non si possa vivere sotto questo costante ricatto".

  

Due anni duri e non cambia niente.. "Abbiamo vissuto la dad e la ddi - scrivono -, e sappiamo bene come non possa essere la soluzione a una situazione del genere. Ma siamo anche consapevoli che con le condizioni in cui sono messe le nostre scuole: senza una distribuzione di mascherine Ffp2, un tracciamento di tamponi funzionante, le aule abbastanza grandi per classi da 20/30 persone, un potenziamento serio dei servizi pubblici ecc. Un rientro in sicurezza non è plausibile".

Ieri mattina lo sciopero e oggi bis. "Dopo lo sciopero abbiamo partecipato a un presidio sotto l'Ufficio scolastico regionale (Usr) per riscattare il tavolo che ci era stato promesso quest'autunno, dopo 50 occupazioni. Il 2021 è passato, ma la lotta non si ferma".

Anno nuovo rientro disastroso. "Denunciamo molte delle dinamiche di questo rientro - racconta una studentessa del terzo anno del liceo scientifico Morgagni -. Siamo felici che non si sia fatto ricorso alla DAD, perché abbiamo ampiamente compreso come questa generi grandi disuguaglianze e crei solo danni alla didattica e alla nostra salute mentale. Nonostante questo - continua - sono ormai due anni che continuiamo a protestare per ottenere trasporti efficienti e meno alunni per classe, anche per ridurre drasticamente il rischio di contagio nelle aule. Inoltre per questo rientro ci era stato promesso un ingente miglioramento del tracciamento e inizialmente anche mascherine ffp2 gratuite per tutti e tutte, ma quasi nulla è stato fatto in merito. . Questi sono solo alcuni dei motivi per cui noi protestiamo insieme alle altre scuole del territorio".