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Nel Lazio vitalizi più ricchi agli ex consiglieri: via libera alla norma. Sì anche dal M5S

Daniele Di Mario

Regalo di Ferragosto per molti ex consiglieri regionali del Lazio, che si vedono alzare il vitalizio. Merito dell’emendamento D17/3 al collegato al bilancio approvato al fotofinish dal Consiglio regionale prima della pausa estiva martedì scorso, mentre la Regione faceva i conti con l’attacco hacker che ne aveva violato i sistemi informativi. La norma modifica il taglio del 40% applicato all’assegno degli ex consiglieri che sono stanti anche parlamentari o eurodeputati e che percepiscono quindi il doppio vitalizio.

L’emendamento modifica l’articolo 40 bis della legge regionale 9 del 2019 che riformava i vitalizi, confermando sì il taglio del 40% ma «al netto di una franchigia pari al trattamento minimo Inps». Tradotto: circa 500 euro al mese in più per gli ex consiglieri regionali col doppio vitalizio (la norma non si applica per chi invece percepisce solo l’assegno da consigliere).

  

Per capire meglio bisogna fare un passo indietro. Precisamente al 2019, quando il Consiglio regionale, presieduto all’epoca da Mario Buschini, approvava all’unanimità la legge di riforma dei vitalizi per gli ex consiglieri regionali cessati dalla carica e che aveva maturato il diritto a percepire l’assegno prima del 2013.

La Pisana, dopo aver applicato nella scorsa legislatura una trattenuta di solidarietà, aveva previsto un taglio del 35% agli assegni destinati a oltre 250 ex consiglieri, per un risparmio di circa 6,6 milioni di euro l’anno per le casse regionali. Taglio del 40%, invece, per chi invece percepisce il doppio vitalizio. Per gli eletti dal 2013 in poi, invece, è previsto il sistema contributivo e non più retributivo.

L’emendamento approvato (stavolta a maggioranza e non all’unanimità) martedì scorso fa retromarcia, aumentando l’assegno mensile di una franchigia pari al trattamento minimo Inps (516 euro) per chi percepisce il vitalizio sia da consigliere regionale che, ad esempio, da eurodeputato. La norma cancella quindi parzialmente il taglio ai vitalizi votato appena due anni fa.

Una decisione che scatena le ire dell’opposizione anche per il modo in cui è maturata. L’emendamento è stato presentato dal vicepresidente della giunta Daniele Leodori alle 19.30 di martedì scorso, dopo ore e ore di seduta d’Aula per discutere e approvare il collegato al bilancio. Maggioranza e opposizione concordano nel riferire che la norma non era stata preventivamente discussa né era passata prima in commissione Bilancio. Insomma, un vero e proprio blitz, con i consiglieri impossibilitati a fare verifiche e controlli perché impossibilitati a utilizzare i computer e gli archivi della Regione Lazio sotto attacco hacker.

Chiara Colosimo, consigliere regionale di Fratelli d’Italia e presidente della Commissione Trasparenza della Pisana, è letteralmente sul piede di guerra. «La Giunta Zingaretti - attacca la Colosimo - malgrado sotto attacco degli hacker, con la complicità del silenzio e del voto dei grillini, non ha perso l’occasione per compiere l’ennesima beffa ai danni dei cittadini del Lazio. Nell’ultimo minuto utile della discussione sul collegato di bilancio, infatti, il vicepresidente Leodori ha portato in aula una modifica delle legge regionale 2019 sui vitalizi che inserisce una franchigia nella riduzione del 40% per chi percepisce il vitalizio da Parlamentare europeo e da consigliere regionale con il sistema contributivo. Un provvedimento presentato senza relazione e illustrazione, imbavagliando di fatto l’opposizione che non ha potuto neanche presentare eventuali osservazioni. Un atteggiamento - conclude l’esponente di FdI - che lascia senza parole, ma sicuramente qualche dubbio che aleggia dalle parti del Presidente. Sicuramente verificheremo se a pensare male spesso ci si azzecca».