escamotage

Cenone in hotel ma con la camera. Ecco il Capodanno in regola coi dpcm

Damiana Verucci

Alberghi romani pronti a servire il cenone di capodanno in alternativa ai ristoranti e ai locali che dovranno restare chiusi dopo le 18 anche durante la notte più lunga dell'anno, almeno secondo le ultime indiscrezioni sul nuovo Dpcm. Saranno pochi, in realtà, quelli attrezzati ad ospitare i romani che non vorranno arrendersi di fronte al divieto di festeggiare l'ultima notte dell'anno. E negli alberghi rimasti aperti, per quelli che hanno anche il servizio di ristorazione, la cena non avrà orari a patto che gli ospiti si fermeranno anche a dormire. 

L'escamotage è in piena regola con i decreti del Governo ed è servito su un piatto d'argento agli albergatori che vogliono approfittarne anche se, fa sapere Giuseppe Roscioli Presidente Federalberghi Roma, non è decollato nella Capitale come alternativa ai ristoranti e agli esercizi di somministrazione che per via della pandemia chiudono alle 18: «Qualche prenotazione la registriamo da parte dei giovani, che magari escono con la loro fidanzata o vogliono festeggiare un compleanno o un anniversario». 

  

Cosa accadrà, invece, la notte del 31 dicembre? «Non siamo ancora in grado di dirlo, ma certo i ristoranti soprattutto nell'area centrale, che hanno anche il servizio di ristorazione, pubblicizzeranno a breve i menù e di sicuro un'offerta per il pernottamento», spiega Roscioli. I numeri, tuttavia, sono piuttosto esigui. Attualmente meno del 10% delle strutture alberghiere è rimasto aperto, gli altri hanno preferito chiudere in attesa che tornino i turisti. Di questi poco più di una ventina, ubicati nei quartieri più centrali, ha la capacità di offrire la cena alla propria clientela e dunque anche il cenone di Capodanno. Stiamo parlando di un migliaio di camere come capacità ricettiva. Tuttavia, per chi non se la sente proprio di festeggiare in casa e di andare a letto prima della mezzanotte per via del coprifuoco l'alternativa c'è e non è neanche così proibitiva.

«Con circa 300 euro a camera ci si assicura anche la cena del 31», ancora il leader di Federalberghi. Se però la struttura è un 4 stelle. Per i 5 stelle il prezzo si alza, decisamente. Ad esempio nel caso del centralissimo e panoramico Eden in via Ludovisi. Qui è lo chef Ciervo ad assicurare una cena con i fiocchi e con piatti non certo di tutti i giorni, come ravioli di anguilla e filetto di rana pescatrice, il prezzo sale a 480 euro a persona, bevande escluse e a 900 con un menù ancora più ricco, musica dal vivo e una visita su Roma. Gli altri alberghi si stanno ancora organizzando perché attendono il prossimo decreto in dirittura d'arrivo, ma assicurano che i cenoni ci saranno e anche la musica dal vivo per intrattenere gli ospiti. E c'è da credere che ad organizzarsi saranno pure gli agriturismi nella regione visto che gli spostamenti interni sembrerebbero permessi a patto che si rispetti il coprifuoco. Insomma, se proprio non si vuole rinunciare ad un minimo di festa le strutture ricettive della Capitale sono pronte.