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La denuncia di un padre: mia figlia e un'amica scampate al rapimento in spiaggia

«Lunedì pomeriggio ero in una spiaggia di Ostia Ponente dove un amico ha preso la cabina. Intorno alle 16,30 mia figlia era in acqua con un’amichetta tedesca. Con mia moglie sul bagnasciuga abbiamo notato che si allontanavano un po' troppo con il canotto, trascinate verso la vicina spiaggia libera da tre donne, presumibilmente rom, entrate apposta in acqua, con la sola biancheria intima. Tentavano di convincerle a seguirle, prima con un bimbo piccolo come esca, poi con la scusa di un gioco divertente da fare insieme». Il racconto all’Adnkronos, poi riportato nero su bianco in un esposto ai carabinieri della Stazione Aventino, è di Emanuele, papà di una delle due piccole presunte vittime del tentato rapimento sul litorale romano.

«Mia figlia, che ha 10 anni, è stata scaltra a scappare - continua l’uomo - a venire da noi mentre quelle donne la insultavano, contrariate per la sua fuga. L’amichetta, che ha un anno in meno di lei, era impietrita. Fossero state più piccole non sarebbe finita allo stesso modo. Sul momento mi sono limitato a dire loro di andar via dalla spiaggia. Subito dopo, però, la gente che mi è venuta incontro mi ha raccontato che era dal mattino che le tre stavano importunando i bambini, così questa mattina ho presentato un esposto ai carabinieri nella speranza che quanto è capitato a noi e che ancora oggi ci sconvolge non capiti ad altri».