caos riaperture

La scuola del distanziamento impossibile. Pochi banchi monoposto, si rischiano classi smembrate

Valentina Conti

Riapertura ancora più nel caos. All’indomani delle risposte degli istituti al monitoraggio del Ministero dell’Istruzione sul fabbisogno dei banchi monoposto in vista dell’esecuzione del bando già avviato, il Lazio tira le somme immortalando una situazione al limite.

È il caso, ad esempio, dell’IC Via Poseidone, a le Torri, la cui dirigente Annalisa Laudando ha spiegato per filo e per segno a Il Tempo le criticità in questa fase delicata. Qui di banchi monoposto ne sono riusciti a racimolare solo 53 nei tre plessi. Le incognite a settembre non si conteranno sul palmo di mano. Dall'anagrafe del 90% degli istituti del Lazio, sul tavolo della direzione generale dell’Usr, si evince che circa il 20-25% avrà problemi più o meno gravi per garantire le misure di sicurezza previste dai protocolli. Dato sottodimensionato, a detta di numerosi dirigenti scolastici del territorio.

  

 

Nei plessi Taggia e Sacchetti a Primavalle «centinaia di studenti rischiano di essere sparpagliati tra una scuola e l’altra, le classi smembrate, per l’ingiustificato protrarsi dei lavori di ristrutturazione e adeguamento antisismico. La Commissione Trasparenza continua a monitorare», denuncia il consigliere capitolino Pd Marco Palumbo. Come si riaprirà? «Tre le ipotesi sul banco, ma stiamo lavorando molto sulla prima», rende noto Antonella Corea, ds del Liceo Albertelli e reggente del Cavour, che il prossimo anno scolastico passerà il testimone (andrà in pensione). «Smantellare tutti i laboratori e attuare solo la modalità in presenza, modalità mista presenza e Dad e classi a rotazione. I banchi? Ne abbiamo chiesto 800 di monoposto perché i nostri sono tutti biposto», dice ancora la preside. All’istituto paritario Pio IX Aventino gli spazi non mancano, ma si dovrà rinunciare a una seconda classe elementare a motivo delle distanze da rispettare. «Alla cappella adibita ad aula – evidenzia il direttore Fratel Andrea Biondi - si aggiungono i banchi distanziati nel parlatorio al piano terra», lì dove, nell’atrio, è stata realizzata pure una sala d’attesa anti-Covid per genitori e docenti. Sugli orientamenti per il rientro, in caso di necessità, verranno installate tensostrutture o moduli abitativi. E' prevista l'utilizzazione di palestre ed aule magne ristrutturate. Le aule dovranno essere arieggiate anche nei mesi invernali. Sull’eventualità della didattica digitale, da escludere un software univoco di gestione. E c’è altresì il nodo da sciogliere dei posti vacanti dei DSGA in parecchie scuole, tra cui l’IC Francesca Morvillo, la De Curtis, la Melissa Bassi, la Merope, l’IC Donatello, il Via Lentini.

 

«Chiediamo direttive del MI più chiare in grado di tutelarci di fronte all'utenza che inevitabilmente subirà il disagio maggiore e alla quale saremo noi a dover rispondere», chiosa Valeria Sentili, ds dell’Istituto Morvillo. Intanto, è stato pubblicato l’elenco degli stanziamenti del MI per l’edilizia leggera. 3.159.000,00 euro la cifra per il Lazio, che ha partecipato con 280 candidature totali. Riguarderanno interventi di adeguamento e adattamento funzionale degli spazi e delle aule didattiche. 1.928.234,37 euro, inoltre, i fondi Pon (Programma operativo nazionale) assegnati alla nostra regione (con 193 candidature) per la realizzazione di smart class per il secondo ciclo.