Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Bomba case di riposo anche nel Lazio

Caso più grave a Civitavecchia: 58 contagi. Ma è allarme in tutta la Regione

Antonio Sbraga
  • a
  • a
  • a

Se a Milano è "Pio", a Civitavecchia è dedicata al "Rosario", però entrambi gli istituti che operano come residenze sanitarie assistenziali (Rsa) sono diventati i maxi-focolai del Coronavirus contestati dai parenti degli anziani ospiti. Se in Lombardia si contano i decessi, oltre 110 nel Pio Albergo Trivulzio di Milano, nella struttura del litorale laziale il conto è fortunatamente, si fa per dire, limitato ai 58 positivi al Covid-19 tra degenti (42) e operatori sanitari (16). Un numero così alto che ha indotto la Regione Lazio a trasformare direttamente la Rsa in un Reparto Covid-19 a bassa intensità. Anche perché, a quanto sembra, nella struttura di via Buonarroti si sono succeduti ben 2 focolai: il primo caso, divampato nei primi giorni di marzo, dovrebbe coincidere con il paziente ricoverato nel reparto di medicina dell'Ospedale San Paolo (poi chiuso e isolato prima di diventare un intero Covid-Hospital) e dato il via anche alla seconda fonte di contagi. Alcuni ospiti, 9 su 60, sono stati trasferiti in un'altra Rsa di Morlupo. Poi i 5 anziani risultati negativi ai tamponi, effettuati il 15 marzo, sono stati alloggiati al terzo piano della struttura nel pieno centro di Civitavecchia. Al cui sindaco, Ernesto Tedesco, si sono rivolti da subito i parenti dei degenti, che dal 5 marzo non hanno più potuto fare visita... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

Dai blog