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Coronavirus, a Roma le case di riposo vanno verso il collasso

Antonio Sbraga
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La speranza in un calo dei casi-Covid19 nel Lazio è alla prova del 9. La settimana, infatti, s'è chiusa ieri con «un dato di 201 casi di positività e un trend in decrescita per la prima volta al di sotto del 9%». Un'inversione di tendenza che, però, deve fare i conti con i 12 morti registrati ieri (tutti «con gravi patologie pregresse») in una Regione tuttavia aggrappata all'unico dato positivo: «Per la prima volta il numero dei guariti (208 totali) supera il numero dei nuovi positivi giornalieri» (primo caso a San Felice Circeo: un 97enne). Però ci sono i focolai negli ospizi a preoccupare: «Si conferma l'incidenza dei cluster delle case di riposo con particolare evidenza per la situazione di Rieti che al momento risulta sotto controllo».  Per approfondire leggi anche: Arrivano i soldi per i rimborsi Atac Un fattore che pesa anche su Roma, che ieri ha quasi raddoppiato i casi registrati sabato (38) con 73 nuovi positivi: pure nella capitale il dato è «influenzato dai casi della RSA di Villa Giulia (17 casi)». A Fonte Nuova i sindacati denunciano «una situazione fuori controllo al Nomentana Hospital» e chiedono... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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