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Coronavirus, i vicini di casa fanno la spesa agli anziani

Grazia Maria Coletti
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Coronavirus, a Montagnola la spesa agli anziani la fanno i vicini di casa: a Roma la solidarietà non va in quarantena.  I condòmini di via Guido de Ruggiero e via Perna, alle spalle di via Cristoforo Colombo, in 8° Municipio, si mobilitano in una cordata di buon vicinato per aiutare i nonni, le persone che rischiano di pagare il prezzo più alto alla nuova infezione Covid-19 da Coronavirus. E che, anche quando sono in buona salute, si trovano a dover sopportare una quarantena domiciliare di prevenzione forzata dalla fragilità dell'età, anche in assenza di positività al virus. «Nel nostro condominio abitano molte persone anziane over 75. Se qualcuno di voi ha bisogno della spesa o di un farmaco o di pagare la bolletta, lo faccia presente in questo gruppo: possiamo creare una rete di buon vicinato» ha scritto Maria Rita Inglieri, madre e professionista di eventi tra Roma e Milano, rappresentante della palazzina E del maxi condominio di via De Ruggiero, una proposta accolta da commenti entusiastici. «Ottima idea!», «Veramente una bellissima iniziativa», «Sono a disposizione per qualsiasi tipo di aiuto». L'idea è nata sull'esempio di Milano. «Mi sono ispirata alla bellissima iniziativa milanese "Mi prendo cura del mio vicino" e ho scritto un messaggio nella nostra chat condominiale di WhatsApp - racconta la Inglieri -. L'intento della campagna milanese è di sensibilizzare i cittadini a contattare i vicini di casa, o le persone che pensano possano aver bisogno, per aiutarli in piccole attività quotidiane, come andare a fare la spesa o le commissioni al posto loro. In tempi di coronavirus si può trasformare la paura in solidarietà, iniziare oggi per continuare anche domani, quando il coronavirus sarà solo un ricordo. Ci stiamo provando anche con l'agenzia di eventi 24 Pr & Events per cui lavoro da un anno: diffondere e divulgare le iniziative che ci permettano di prenderci cura del Pianeta e del prossimo (#ethic24). Il portiere, Fabrizio Bellini, e la moglie Consuelo Maria Muntoni, punti di riferimento non solo per il maxi condominio, si sono subito attivati, come sempre nelle iniziative solidali. Non importa chi ha avuto l'idea per primo. «Spero che l'iniziativa venga estesa in tutti i municipi» dice Lorenzo Mevi, consigliere FdL Municipio 8°. A Montagnola la paura non ferma neanche le iniziative nel parco Falcone e Borsellino. «Continuiamo a curare il parco ogni ultimo sabato del mese - dice Manolo Palazzotti, 52 anni, informatico e presidente del Comitato parchi Colombo - Ora con le scuole chiuse il parco è l'unico posto dove i bambini e gli anziani possono andare senza rischiare quello che si rischia nei posti chiusi. E questa volta nella pulizia del verde coinvolgiamo i ragazzi e le famiglie». Il parco viene curato ogni mese. E si sta creando quella socialità e quella comunità che nel quartiere si era persa. Ora la gente si riconosce per strada. Mi ha emozionato sentir dire da una persona anziana: "finalmente cammino per le vie del quartiere e la gente mi saluta"». Il gruppo è numeroso e assiduo. «Ci sono Leonida Pignatelli, che viene dai Castelli romani per stare con noi; tutta la famiglia Carpenito, tre generazione; Patrizia Pica, estetista che da noi si occupa della campagna soci; Claudia Giordano, dipinge e contatta artisti che vengono a suonare al parco; Oreste Coderoni responsabile per il taglio dell'erba; Giuseppe Zecca, il nostro muratore, Elena Cattaneo la videomaker del gruppo; Marco Carulli sempre disponibile ai lavori pesanti, Samson Fonti, informatico, solo per citarne qualcuno, e - conclude il presidente del Comitato Parchi Colombo - c'è Antonio Carpenido, il nostro "nonno": ha realizzato tutte le aiuole con il legno riciclato».

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