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Pietro Genovese, la sorella Emma con un post scatena la bufera social

Il post su Instagram di Emma, sorella dell'investitore Pietro Genovese, scatena i social: "Siamo distrutti, ma la colpa è stata di Gaia e Camilla"

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"Siamo distrutti, ma la colpa è stata di Gaia e Camilla". Emma Genovese, la sorella di Pietro Genovese, il 20enne figlio del regista Paolo che sabato sera in corso Francia ha travolto e ucciso alla guida del suo Suv le 16enni Gaia Von Freymann e Camilla Romagnoli, scatena un altro inferno: quello sul web. Il post pubblicato su Instagram dalla sorella del conducente indagato per la morte delle due sedicenni è un mix di dolore per un tragico incidente e rabbia per la accuse al fratello, triturato sui social network. "Vorrei dire una cosa - le parole di Emma Genovese -, non lo dico perché è mio fratello ma lo direi per chiunque, tutta la gente che sta dando la colpa a lui dovrebbe vergognarsi. Sono davvero distrutta per quelle due povere ragazze che hanno perso la vita ieri notte" ma "non accusate se non sapete come sono andate le cose". "La colpa è stata loro che per non fare 5 metri a piedi sono passate in mezzo alla strada (ovviamente non pensando che potesse succedere il peggio) con le macchine sfrecciavano su Corso Francia". Poi un pensiero al fratello, "rimasto sotto la pioggia in lacrime, aspettando i soccorsi e i miei genitori. Siamo distrutti per quelle povere ragazze". Per approfondire leggi anche: Pietro alla guida con un tasso alcolemico triplo A smorzare le polemiche sul post della sorella del ventenne alla guida del suv, ci ha pensato l’avvocato Gianluca Tognozzi. Il legale spiega che "il caso è ancora coperto dal segreto istruttorio, non si conoscono le carte dei rilievi clinici, autoptici, dell’alcol test e del narco test e non conosco le dichiarazioni dei testimoni. Di fronte a una tragedia così grande, oltre l’umano, le parole lasciano tempo al dolore che è di tutti, prima di tutto quello dei genitori delle due ragazze, e poi il dolore di Pietro, a tempo debito leggeremo tutti le carte...".

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