la crisi

Sui rifiuti la folle guerra Raggi-Zingaretti

Franco Bechis

Con calma, naturalmente. Ma dopo un mesetto buono di litigi durante il quale i romani sono restati sepolti dalla spazzatura, assediati dalla puzza e impauriti dallo spettro di epidemie il sindaco di Roma Virginia Raggi, il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e il governo nella persona del ministro dell'Ambiente, Sergio Costa si sono finalmente messi intorno a un tavolo per vedere come tamponare questa emergenza. Ora pare che puntino a togliere la spazzatura dalle strade in una quindicina di giorni, ed è probabilmente il tempo che ci vuole viste le tonnellate lasciate colpevolmente depositare a terra in queste settimane. Ma la calma con cui i tre sono arrivati a sedersi al tavolo è incredibile. In un paese serio le istituzioni davanti all'emergenza scattano all'unisono e mettono da parte qualsiasi frizione possano avere avuto reciprocamente gli amministratori pro tempore. A Roma abbiamo invece assistito a scene da asilo Mariuccia, con la Raggi che accusava Zingaretti del caos rifiuti e ne veniva ricambiata, con il governo che non sapeva che fare per non offendere troppo nessuno e facendo nulla pensava di avere fatto la scelta giusta, con le sceneggiate delle ordinanze imperiali che non ordinavano niente e degli show della sindaca ad Aprilia per dimostrare alla propria claque che Zingaretti non era riuscito a risolvere affatto il problema. Che pena avere... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI