petizione

Rivolta a Torpignattara: "Via stranieri e moschee"

Francesca Musacchio

A Torpignattara serve l’esercito. A chiederlo cittadini, residenti e commercianti che hanno sottoscritto una petizione indirizzata al ministro dell’Interno, Matteo Salvini, e al sindaco di Roma Virginia Raggi. I residenti lamentano le condizioni di sicurezza critiche in cui verserebbe il quartiere a causa della presenza di immigrati, moschee non autorizzate, minimarket e frutterie in mano a stranieri. Insomma, una situazione che da tempo mette in allarme i cittadini che hanno deciso di scrivere alle istituzioni. E nella petizione chiedono «all’amministrazione comunale di Roma, nella persona del sindaco Virginia Raggi, e del ministro dell’Interno Matteo Salvini, di impegnarsi per incrementare la sicurezza e la vivibilità del proprio quartiere, attraverso l’intensificazione delle attività di controllo e di prevenzione dei comportamenti illeciti, violenti e criminosi, utilizzando gli strumenti di seguito elencati: potenziamento del servizio di pattugliamento della polizia municipale (ronde); presenza, soprattutto nelle ore serali e notturne, di un presidio dell’Esercito, ubicato in via di Torpignattara all’altezza del civico numero 82». A sottoscrivere la petizione anche il capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, Francesco Lollobrigida, che ieri mattina ha effettuato un sopralluogo a Torpignattara, accompagnato dal capogruppo di FdI nel Municipio V, Fabio Sabbatani Schiuma, dal responsabile regionale del dipartimento Sicurezza, Federico Rocca, dai dirigenti municipali Tony Renato Granata e Walter Pacifici, e da Sigfrido Burelli, responsabile di zona di Riva Destra, movimento federato FdI: «Ho sottoscritto la petizione indirizzata al ministro Salvini con la quale i cittadini, i residenti e i commercianti chiedono un presidio dei militari a Torpignattara - ha detto Lollobrigida - Mi sono impegnato ad affiancarla con un’interpellanza parlamentare affinché sia ristabilita la legalità in questo quadrante della città».