Edilizia agevolata

Caos affrancazioni, l'emendamento salva famiglie diventa legge: le novità

Grazia Maria Coletti

Condannati a risarcire oltre 300 mila euro per case dei piani di zona vendute 10 anni fa non dovranno più dare un cent ai loro acquirenti: da pochi minuti la Camera dei deputati ha votato la fiducia al decreto legge 886 all'interno nel quale era presente l'emendamento 25.0.2000 e quindi l'emendamento salva famiglie diventerà legge. Ad annunciarlo è il presidente del Comitato Venditori 18135, Paolo Visintin. "Migliaia di famiglie "stanno impazzendo di gioia - dice Visintin - sto leggendo centinaia di messaggi di questo tenore che ringraziano lo staff: "Sto urlando dalla gioia", "Sto piangendo di gioia con la birra in mano". "L’approvazione odierna alla Camera dell’emendamento alla lg 448/1988 rappresenta un notevole passo avanti al riordino della complessa normativa dell’edilizia convenzionata - dice l'avvocato Marco Cesetti -. Con buona pace di coloro i quali, caduti in errore, o mossi da intenti speculativi, tentavano di ottenere irragionevolmente la restituzione di larga parte del prezzo pagato anche dieci anni prima per la compravendita di un immobile in edilizia convenzionata, oggi la Camera ha riequilibrato le sorti dei cittadini. "E così - continua Cesetti -, tutti gli interessati da ora potranno chiedere lo svincolo degli immobili in questione, anche se non più proprietari". Il nodo su chi pagherà "Certamente rimangono aperti alcuni nodi importanti - continua a spiegare l'avvocato Cesetti - Primo fra tutti è chi debba pagare l’affrancazione. Su questo aspetto c’è chi sostiene che debba essere il venditore perché ha beneficiato del prezzo calmierato, secondo altri l’acquirente perché al momento della compravendita l’affrancazione non esisteva, secondo altri devono pagare entrambi in ossequio al principio di uguaglianza sostanziale".