svolta nelle indagini

Donna uccisa a Fiumicino, il personal trainer confessa l'omicidio

Carlo Antini

Ha ammesso le sue responsabilità Andrea De Filippis, il personal trainer indagato per l'omicidio di Maria Tanina Momilia, la donna morta a Fiumicino e ritrovata nei pressi di un canale. Secondo quanto si apprende l'uomo ha chiesto di poter parlare con gli inquirenti per mettere a verbale la sua confessione e si sta recando, accompagnato dal suo legale, presso la caserma dei carabinieri di Ostia dove sarà interrogato. Ieri i carabinieri avevano sequestrato, su disposizione dell'autorità giudiziaria, la palestra, a pochi metri dalla casa della vittima, dove la donna si allenava con l'uomo e dove era andata anche domenica. Maria Tanina Momilia aveva 39 anni, un lavoro da commessa, un marito e due figli. È stato proprio il marito, domenica, a denunciarne la scomparsa: il corpo è stato ritrovato lunedì poco distante da via della Scafa, lungo un canale di Isola Sacra, nel Comune di Fiumicino. Presentava segni di percosse non compatibili con una caduta, che hanno fatto subito pensare ad un'aggressione probabilmente subita in un luogo diverso da quello dove è stato trovato il cadavere. Non è escluso che la donna sia stata uccisa proprio nella palestra finita sotto sequestro. Da lunedì, i carabinieri hanno passato al setaccio ogni dettaglio della vita della donna: abitudini, situazione economica, amicizie e frequentazioni, comprese quelle che la famiglia conosceva meno. Gli inquirenti hanno sentito diverse testimonianze, a cominciare da quelle del marito e delle persone più vicine alla donna. Ieri la svolta dopo il sopralluogo dei carabinieri del Ris nella palestra in cui lavorava l'allenatore. La stessa persona è stata a lungo sentita dai carabinieri e secondo alcune testimonianze i due avevano un legame stretto e complicato da recenti dissidi.