COME CAMBIA LA CAPITALE

Presentato l'Acquario. Ma una data d'apertura non c'è

Daniele Di Mario

Ancora una data ufficiale non c’è ma si avviano alla conclusione i lavori di allestimento per l’apertura dell’ Acquario di Roma. Un’apertura che avverrà in due fasi: entro la fine dell’anno dovrebbe essere pronto per accogliere i visitatori il cosiddetto Acquario Tradizionale, mentre per l’ Acquario Tecnologico e la sala eventi da tremila metri quadri si dovrà aspettare giugno 2019. Questa mattina, intanto, il presidente dell’Acquario, Marco Staderini, e il presidente di Mare Nostrum, Domenico Ricciardi, hanno voluto fare il punto sullo stato della struttura nel corso di una preapertura organizzata con la stampa e che coincide con la conclusione dei lavori che hanno consentito il ripristino del periplo del Laghetto dell’Eur. «Un'area verde riqualificata e illuminata che restituiamo ai cittadini», ha chiarito Staderini presentando gli eventi che per una settimana animeranno la struttura per farla conoscere ai romani. Per quel che riguarda l’apertura dell’Acquario tradizionale, nei prossimi giorni i tecnici della Sea Life Merlin Entertainement effettueranno un sopralluogo nelle vasche che ospiteranno i pesci vivi che verranno trasferiti dopo l’estate. Dunque, ma molto dipenderà proprio dal sopralluogo, l’apertura dell’Acquario Tradizionale dovrebbe essere in programma per l’8 dicembre, ma l’annuncio ufficiale arriverà nei prossimi giorni. Di certo le 30 vasche tematiche dell’Acquario ospiteranno cinquemila esemplari di cento specie diverse, fra cui meduse, stelle marine, cavallucci marini, razze e squali. Saranno invece i pesci robot e le installazioni con la realtà aumentata i protagonisti dell’Acquario tecnologico che nelle intenzioni dei responsabili sarà anche e sopratutto un luogo di «sensibilizzazione dei visitatori alle tematiche ambientali attraverso l’uso della tecnologia». «Non è stato usato un euro di capitale pubblico - spiega ancora STaderini - Quando si parla di scandalo è una falsità, una fake news. Questa proprietà è fatta con soldi privati e finanziamenti delle banche, e per altro quando scadrà la concessione, nel 2048, la struttura verrà restituita a Eur Spa. Inoltre ogni anno il 5% del fatturato verrà destinato a Eur Spa, compresi gli anni di ritardo dal 2012 a oggi con un interesse del 2,5%». «Questa - chiarisce Staderini - non è una caverna ma una struttura attraverso cui abbiamo valorizzato il fondale del laghetto artificiale per realizzare una struttura unica al mondo».