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Roma, così ci fregano sulla Tariffa sui rifiuti

La Raggi sbandiera la riduzione della tassa sui rifiuti ma il trucco c'è (e si vede pure). Per finanziare il mini-calo il sindaco introduce l'imposta sulle case sfitte

Susanna Novelli
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Tante e non tutte gradevoli le novità introdotte dalla giunta capitolina nel nuovo regolamento della Tariffa Rifiuti. Modifiche di odor politico. A cominciare dall'introduzione del balzello dei rifiuti anche per gli immobili vuoti e all'eliminazione delle agevolazioni per le scuole private, definite nella nota diffusa dal Campidoglio «agevolazioni politiche». Perché lo spot scelto è quello del «chi inquina paga». Chissà secondo quale principio un istituto privato inquina più di uno pubblico oppure un immobile vuoto, e dunque disabitato, più di uno occupato. Dettagli che probabilmente verranno spiegati in seguito, tramite emendamenti, al regolamento «nudo e crudo», che deve passare comunque l'esame di commissioni e Consiglio comunale. Vengono poi - secondo lo stesso «principio» - riviste al ribasso le percentuali forfettarie di riduzione per le attività nei cui locali non è possibile determinare le aree produttive di rifiuti speciali. La «diminuzione» sbandierata della tariffa rifiuti per l'anno 2018 è invece pari a allo 0,93% per le utenze non domestiche, imprese ed esercizi commerciali e allo 0,73% per le utenze domestiche. «Per il secondo anno consecutivo - sottolinea il sindaco Raggi - riusciamo a ridurre le tariffe sui rifiuti per famiglie e imprese. È un risultato frutto dell'opera di contrasto all'evasione che stiamo portando avanti insieme ad Ama. Questa azione si rafforzerà mediante i censimenti preliminari all'introduzione della raccolta differenziata "porta a porta" in diverse zone della città. Inoltre, grazie al nuovo Regolamento, eliminiamo una serie di privilegi concessi in passato dalla politica e, per la prima volta, cominciamo a introdurre il principio del "chi inquina paga": vengono previste agevolazioni per chi riduce i rifiuti prodotti e incrementa la differenziata, gettando le basi per l'applicazione futura della tariffa puntuale commisurata alla effettiva produzione di rifiuti»... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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