EMERGENZA SICCITÀ

Il lago di Bracciano diventa un orto

Francesco Puglisi

L'acqua scende e laddove si è ritirato il bacino nascono piantine di pomodori e pure un cocomero (che in un batter di ciglia è sparito). Il lago di Bracciano, finito nel tritacarne delle cronache e dei dissidi della politica laziale, fa parlare ancora di sé. Fanno bella mostra persino piante tropicali. Nell'area di fronte al museo dell’Aeronautica di Vigna di Valle è tutto un bel vedere da un po'. Da quando il Lago è a secco ed è rimasta solo la guerra dell'acqua a dettare le regole. Sono state depositate in Tribunale le riprese dei droni per mano dell’Ente Parco Naturale di Bracciano, che immortalano un bacino lacustre sempre più simile a una superficie lunare, a cui la siccità ha letteralmente cambiato i connotati. La riva - conferma il dossier - si è ritirata di circa 50 metri, con tutte le conseguenze ambientali. Sulla superficie del Lago, poi, sono apparse strane fioriture di alghe. "Una fioritura algale anomala – come ha spiegato l’ecologo Mattia Azzella – dovuta alle alte temperature e a fenomeni di eutrofizzazione che normalmente non si osservano sul Lago di Bracciano. Segnali preoccupanti di cambiamenti... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI