PROTESTA AD ALTA TENSIONE

Taxi e ambulanti sul piede di guerra: cariche, scontri e feriti a Roma

Silvia Sfregola

Bombe carta, blocchi stradali, danneggiamenti e scontri a Roma. Il sesto giorno di protesta del servizio taxi contro il decreto Milleproroghe infiamme la Capitale e la manifestazione, che si somma a quella degli ambulanti scesi in piazza contro la direttiva Bolkestein, diventa violenta. Mentre è in corso il tavolo con il governo e le auto bianche restano ferme a Roma, Milano e Torino nella Capitale esplode il caos: scontri, lancio di oggetti (comprese bottiglie di vetro) e cariche con le forze dell'ordine. Cariche davanti alla sede del Pd In mattinata era stata "circondata" via del Nazareno, sede del Pd, finché la polizia ed i carabinieri hanno provveduto ad allontanare i manifestanti. "Gli agenti hanno dovuto reagire ad un attacco premeditato da parte di un gruppo di facinorosi e il tentativo è stato respinto da un calibrato intervento dei reparti impiegati" ha spiegato poco dopo in una nota la Questura. Paura e bombe carta a Montecitorio Tra le "vittime" illustri dell'esplosione di una bomba carta durante la manifestazione di tassisti e ambulanti in piazza Montecitorio c'è palazzo Macchi di Cellere, costruito nel 1733 su progetto di Tommaso Matti sull'isolato addossato a palazzo Capranica. Una delle finestre circolari della facciata è andata completamente in frantumi e i vigili del fuoco hanno chiuso l'accesso a via in Aquiro mettendo in sicurezza l'area. I manifestanti in presidio davanti a piazza Montecitorio hanno difatti fatto esplodere tre bombe carta all'incrocio con via in Aquino. In particolare due forti esplosioni sono state avvertite chiaramente anche all'interno del Parlamento. Tassisti sul piede di guerra: caccia all'autista Uber La mattinata ha visto i tassisti lanciare la "caccia all'autista di Uber", a Roma. All'altezza di via Piave, un gruppetto, con delle arance in mano, si è staccato perché era stata individuata una Audi nera station wagon sulla corsia preferenziale. "E' contromano, e' dei loro". E' partita la corsa e sono volate un paio di arance, schivate dall'autista dell'auto nera che ha imboccato contromano via Flavia. Il gruppetto è quindi rientrato con gli altri manifestanti. I tassisti hanno poi lanciato in altre occasioni uova e arance agitando striscioni con su scritto "Uber capolarato" e cori contro il governo: "Chi non salta è Lanzillotta". Feriti e fermati Al termine di una giornata di grande tensione il bilancio è di quattro fermati (due appartenenti al movimento romano di Forza Nuova, un ambulante fermato con un tirapugni e un quarto responsabile del lancio di bombe carta), quattro agenti e tre manifestanti feriti.