L'INCHIESTA

Mafia Capitale, la procura chiede altri 24 rinvii a giudizio

È come un filo sotterraneo, nascosto, che ogni tanto riemerge e torna a riempire le pagine dei quotidiani. È il filo rosso di Mafia Capitale. La vicenda giudiziaria che si è abbattuta come un tornado su Roma e sul Campidoglio. Stamattina una nuova puntata. La procura di Roma ha infatti chiesto il rinvio a giudizio di 24 persone nell'ambito della terza tranche dell'inchiesta.  Al centro di questo filone vari episodi, tra il 2011 ed il 2014, di corruzione, turbativa d'asta, rivelazione del segreto d'ufficio e finanziamento illecito. I pm hanno sollecitato il processo, tra gli altri, anche per gli imprenditori Fabrizio Amore e Flavio Ciambella, Fabio Tancredi, ex direttore del X Dipartimento Tutela Ambientale e del Verde-Protezione civile di Roma Capitale, l'ex sindaco di Sant'Oreste Sergio Menichelli, Nadia Cerrito, ex collaboratrice di Salvatore Buzzi, Clelia Logorelli, quale dirigente preposto al settore verde di Eur spa, Giampaolo Cosimo De Pascali, appuntato in servizio presso il Reparto Carabinieri Presidenza della Repubblica (Ufficio Direzione Sovrintendenza Centrale Servizi di Sicurezza), il presidente della cooperativa 'Capodarco' Maurizio Marotta. Stralciate le posizioni di Eugenio Patanè e Marco Vincenzi, ex consiglieri Pd alla Regione Lazio.