I controllori dell’Atac faranno multe alle auto
Controllori e ausiliari Atac potranno fare multe a tutte le auto parcheggiate male. Senza limitarsi, dunque, a verificare i tagliandi delle strisce blu. Questo almeno per tutto il periodo del Giubileo 2016, poi si vedrà. Una deroga alle procedure amministrative già richiesta, è una delle ultime eredità che lascia ai romani il dimissionario assessore alla Mobilità, Guido Improta. Ieri, confermando in commissione Turismo il suo addio alla Giunta Marino, l’ex sottosegretario ha parlato di questo provvedimento «che consentirà agli ausiliari del traffico di Atac di multare non solo chi non ha pagato le strisce blu o percorre indebitamente le corsie preferenziali ma anche chi parcheggia in sosta vietata», ha spiegato. Sarebbe sperimentale anche se per Improta «dovrebbe trovare accoglienza nel codice della strada ed essere norma a beneficio di tutti gli enti locali«. Si tratta di un provvedimento già più volte ipotizzato dal quasi ex assessore, che consentirebbe agli ausiliari di agevolare il lavoro della Polizia Locale, sempre più impegnata su fronti diversi rispetto a quello della «strada». In generale, le deroghe richieste sarebbero 17, su un totale di 25 interventi. Tra quelle legate ai tempi c'è quella per fare delle modifiche alla stazione Ottaviano perché «se dovessimo seguire i tempi ordinari non ce la faremmo per l'8 dicembre. I tempi amministrativi non mettono in discussione la trasparenza, la correttezza, la concorrenza: se ci danno queste deroghe possiamo pensare di migliorare lo standard di accoglienza altrimenti chi arriva vivrà Roma come la vivono i romani 365 giorni l'anno». Improta, durante il suo discorso in Commissione, ha anche confermato la data del 29 giugno per l’apertura della Metro C, nel tratto che va da Centocelle fino a Lodi. Anche se in questi 7 giorni l’assessore dovesse formalizzare le dimissioni, ha comunque assicurato di «esserci all'inaugurazione delle nuove stazioni della metro C, anche da privato cittadino». Altra novità alle porte riguarda il nuovo bike-sharing, che nonostante gli annunci non è’ mai partito. Qualcosa pero’ si starebbe muovendo. «Mi è arrivata la richiesta di un incontro – ha detto Improta - da parte di un operatore svizzero che sembrerebbe interessato a fornire un servizio di bike sharing indipendentemente dall'introito delle affissioni pubblicitari delle bike station. Lo stiamo verificando e se fosse affidabile e fondato saremmo felici perché offriremmo un servizio in più alla città in tempi rapidi».