Togliere i sampietrini? Scelta oculata

A cosa servono, o meglio a cosa sono serviti i sampietrini nei tempi passati fino all’antica Roma?La risposta sembra ovvia: a sostenere il passaggio di pedoni, animali e carri trainati da animali. Oggi una pavimentazione stradale deve sostenere il carico di ruote gommate dei mezzi pubblici (autobus), di camion, di auto e di motorini. I carichi alle ruote di un autobus raggiungono valori fino a 5.000 kg, circa 20 volte il carico alle ruote dei carri una volta trainati da animali. Per fortuna le gomme dei mezzi moderni attenuano il cimento dei carichi sulla pavimentazione. I carichi delle ruote deformano permanentemente la pavimentazione in sampietrini, rendendola gravemente pericolosa per il traffico, in particolare alle moto e alle biciclette. I centuari ne sono testimoni. La pericolosità dei sampietrini diventa drammatica in caso di pioggia per la drastica riduzione dell’aderenza, dell’attrito tra ruota e pavimentazione, per cui si riducono stabilità e lunghezza della frenata. E ciò è noto per l’aumento degli incidenti sulla pavimentazione a sampietrini a confronto con le moderne pavimentazioni bituminose drenanti e fonoassorbenti. Una pavimentazione a sampietrini, con riferimenti al prezziario ANAS e altri Enti stradali, costa circa 5 volte quella delle migliori pavimentazioni con conglomerato bituminoso. La durabilità (ossia il tempo di uso sicuro della pavimentazione prima di doverla ripristinare) di una pavimentazione bituminosa è di circa 10 volte superiore di quella della pavimentazione a sampietrini. Concludendo, sicurezza, prestazioni, costi di gestione e manutenzione rendono improponibile, oggi, una pavimentazione a sampietrini. Rimane la possibilità di usarla per le aree pedonali dove il cimento dell’azione pedonale è molto modesto, nonostante la mancanza di confortevolezza del camminare su una superficie sconnessa rispetto ad una superficie piana e confortevole di conglomerato bituminoso, se necessario anche colorato. Per tutti questi motivi, la proposta del neo Assessore ai Lavori Pubblici, Maurizio Pucci, diventa esemplare su come tutelare gli interessi pubblici, la godibilità della città e la gestione avveduta delle risorse economiche.