Ospedali specializzati per evitare le chiusure

VELLETRI La sanità dei Castelli romani è pronta a voltare pagina e a superare il quadro, prospettato e fortunatamente mai attuato, proposto dal famigerato decreto 80 varato nel 2010 dall’ex governatrice del Lazio Renata Polverini. È stato Fabrizio D’Alba, direttore generale della Asl Rm/H in occasione della conferenza dei sindaci svoltasi giovedì sera nell’Aula consiliare di Velletri (il sindaco Servadio è il presidente della conferenza) ad illustrare i contenuti di un piano di riorganizzazione nel quale la parola razionalizzazione ha un ruolo decisivo. Nessuna chiusura: gli ospedali oggi in funzione resteranno operativi ma dovranno specializzarsi consentendo al comprensorio castellano di poter contare su una sanità diffusa e peculiare. A tirare un grande sospiro di sollievo è soprattutto il «San Giuseppe» di Marino che dopo aver vissuto giorni di gloria con le promesse della Polverini scampa al ventilato rischio di chiusura: l’ospedale perde Medicina (a Frascati) e Maternità (a Genzano) ma diventerà Polo oncologico e presidio diurno. Specializzazione anche per il «San Sebastiano» di Frascati che vedrà ulteriormente potenziato il proprio reparto di Medicina al servizio del Pronto soccorso. A proposito di urgenze, le altre resteranno, come ora, ad Albano (che accorpa anche il reparto di Medicina di Genzano) e Velletri. Il «De Santis» di Genzano, già oggi uno dei fiori all’occhiello della sanità regionale nel settore, sarà il Polo delle nascite dei Castelli romani. «I cittadini dei Castelli – ha detto D’Alba – avranno strutture all’altezza ed una sanità d’eccellenza: per fare questo però bisogna rivedere a fondo la gestione degli ospedali e la mentalità di alcuni professionisti». Le criticità restano però sul fronte delle urgenze quelle dell’emodinamica e sul fronte della medicina quella della penuria di sale operatorie. Capitolo Velletri. Dopo aver vinto il ricorso contro il declassamento, il «Colombo« sarà potenziato e dunque verrà rafforzata la funzione di Dea di primo livello: l’altra struttura in ambito Asl dotata di medesime caratteristiche resta quella del presidio Ospedaliero di Anzio. Soddisfatti i commenti dei sindaci: da Fabio Silvagni di Marino che insieme ad Adriano Palozzi esulta per la scampata chiusura ad Alessandro Spalletta di Frascati, a Servadio di Velletri e ad Emilio Cianfanelli di Ariccia che attende il Policlinico e bacchetta la Regione per le eccessive attenzioni alla sanità privata. «Estremamente soddisfatto per il Polo oncologico di Marino» aggiunge il senatore Bruno Astorre.