Madre suicida davanti ai quattro figli Tragedia ieri mattina nel condominio Villini Niccodemi in zona Talenti Un quarto d’ora prima una telefonata drammatica. Poi il salto nel vuoto
Alta, magra, bionda, bella ed elegante. Un marito dentista, quattro figli splendidi, un nome che era un inno alla vita, si chiamava Gioia. Eppure ieri mattina alle 11.30 la 47enne piena di interessi, colta, appassionata di moda, con trascorsi da fotomodella, apprezzata attrice amatoriale, si esibiva al teatro Kairos di piazza Sempione, si è uccisa davanti ai quattro figli lanciandosi dal quarto piano della sua abitazione, in via Olindo Guerrini, a Talenti, dove viveva con la famiglia. Il marito dentista era a studio. I figli, tre femmine e un maschio di 11 anni, la più grande ne ha 20, erano in casa. Nessuno dei ragazzi deve aver intuito che cosa stesse per succedere quando la madre è uscita in terrazzo. Forse non l’hanno neppure vista salire sul parapetto. Ma hanno sentito il tonfo. E quando sono corsi fuori e hanno visto, la più grande si è messa a gridare: «Lo ammazzo, lo ammazzo», una frase che non si sa a chi fosse indirizzata, chissà se a un amico, forse quello cui la madre avrebbe inviato un sms: «Ai bambini pensaci tu». La vita della donna che tutti invidiavano è finita sul cortile dei Villini Niccodemi, elegante comprensorio tirato su dal costruttore Mezzaroma, 10 palazzine tra via della Bufalotta e via Niccodemi, con piscina e viali interni intitolati ai rioni e quartieri di Roma più chic, Borgo Trevi, Prati, Colonna, Colli di Roma. Sembra che ci fosse un’altra persona in casa, un uomo che pare fosse accanto a lei, forse un vicino di casa che avrebbe cercato invano di trattenerla, quando è salita sul parapetto per farla finita. Per lei non c’è stato niente da fare. I soccorsi sono arrivati subito. I medici dell’ambulanza del 118, avvisati dai vicini di casa, arrivati di gran corsa sul posto, non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. Poi è arrivata una squadra di psicologi, per sostenere i quattro ragazzi, agghiacciati da un dramma per cui non ci sono parole. «Tutti belli, il più piccolo ha 11 anni ma sembra un gigante» trova la forza di raccontare Cinzia, 67 anni, una dei condomini delle trecento famiglie che abitano nell’elegante comprensorio. Sotto choc il marito dentista, avvisato della tragedia e rincasato in tutta fretta, che è stato sedato. La notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno anche al teatro Kairos. Cercavamo notizie. E invece dall’altro capo del telefono non sapevano ancora niente. «Cosa, è morta Gioia? Non è possibile, ci siamo sentite ieri» ha risposto una delle direttrici. Che è scoppiata in un pianto dirotto.