Ecco i mecenati della Galleria
Di opere del Caravaggio la Galleria Borghese - la più bella d'Europa, nata nel '600 dalla passione per l'arte del cardinal Scipione Borghese - ne possiede sei, tra cui il Bacchino malato, il Ritratto di papa Paolo V, David con la testa di Golia. Ma ieri nel giardino d'inverno del museo diretto dal 2006 da Anna Coliva le 30 tavole imbandite erano intitolate ciascuna a un capolavoro del Merisi. L'occasione? Una giornata particolare: l'anteprima della mostra di Alberto Giacometti , lo scultore più quotato (battuto per 100 milioni di dollari il suo "Uomo che cammina") e la presentazione-convivio dei Mecenati della Galleria Borghese, pool di nomi eccellenti, presieduti da Maite Bulgari, che sosterrà la collezione. Dice Anna Coliva , orgogliosa della rassegna su Giacometti, dell'exploit dei Mecenati e della Legion d'Honneur appena ricevuta: «Non sono sponsor, come Della Valle per il Colosseo. Non hanno alcun ritorno. È un'associazione, la prima per un museo pubblico romano, all'anglosassone, tipo Charities. Questi Amici con la loro autorevolezza ci offrono la possibilità d'avere sempre i riflettori accesi. Perché vantiamo sì 2 mila visitatori al giorno, ma i proventi dei biglietti non restano al museo, vanno al Ministero. Dunque, registriamo carenze di manutenzione, come nel caso dell'ascensore rotto che non aiuta anziani e disabili». Urgenza per restauro di opere non c'e. «Sono tutte in buona salute e i presidi di protezione nella Galleria gliela mantengono», spiega la direttrice. Così il primo atto concreto lo ufficializza Maite Bulgari, svelando a Il Tempo che l'Associazione è nata «da un incontro tra amiche collezioniste e Anna Coliva, che aveva da tempo in mente l'idea»: «Sarà un progetto di ricerche sul Caravaggio, che restituisce al museo una funzione ormai spesso accantonata, quella dello studio». Chi sono i Mecenati? Silvia Venturini Fendi, Jacaranda Caracciolo, Miuccia Prada, il finanziere Robert de Balcany, Martine Orsini, Ugo Pierucci, Renata e Andrea Mauro Boccanelli, Pietro Albanese, Anna D'Amelio Carbone, Antonio D'Amato, Marino e Paola Golinelli, Walter Mainetti, il gioielliere Fabio Salini. Erano ieri sera nel salone degli Imperatori, per l'aperitivo seguito all’«incontro» con Giacometti. Poi la cena, per raccogliere fondi a favore della Onlus. Tra gli oltre 300 ospiti il ministro Bray, Luigi Abete, Gianni e Maddalena Letta, lo stilista tunisino Azzedine Alaia, Paolo Baratta, Ilaria Borletti Buitoni, Luigi e Raffaella Chiariello, Rocco e Esther Crimi, Anna e Carla Fendi, Cesare Geronzi, Hou Hanru, gli ambasciatori di Francia Alain Le Roy e Usa John Phillips, Simonetta Matone, Giovanna Melandri, Joaquin Navarro Valls, Antonio Pasqua Recchia, Sforza e Maria Pia Ruspoli, l'ad Eni Paolo Scaroni, Paola Severino, il presidente Rai Anna Maria Tarantola, Franca Sozzani, Francesco Gaetano Caltagirone. Tavoli e tendaggi rossi (scenografia di Jean Paul Troili), candelabri scintillanti di candele vermiglie e oro, centri tavola ricolmi di pomi, melograni e uva, omaggio al Fanciullo con canestra di frutta. Il menù: maltagliati con zucca gialla e julienne di tacchino, filetto di manzo all'amarone, trancetti di spigola in crosta, bavarese di castagne con lingue di gatto. Prosit.