Altri cento nomadi in via Salviati. È rivolta
In poco più di una settimana i residenti di via Salviati, accanto al quartiere di Colli Aniene, si sono visti arrivare in tre turni un centinaio di nomadi. Gli ultimi, giovedì pomeriggio. Collocati su un prato riarso accanto alla linea ferroviaria FR2, sono zingari in fuga dal campo di Castel Romano, sulla Pontina, dove la loro etnia era mal vista e attaccata da quella dominante. Questo «travaso» si aggiunge alla già critica situazione del contiguo campo autorizzato: come da relazione della Asl RmB di maggio 2012, presentata durante una riunione in V Municipio, il campo era nato per accogliere 200 persone, invece se ne contavano 420, oltre a riscontrare infestazioni di parassiti e topi. I fuggiaschi da Castel Romano collocati nel terreno a ridosso delle case del quartiere, sono sistemati alla meno peggio. A fungere da riparo per le famiglie nomadi, dei semplici gazebo. Nessun bagno chimico, acqua portata periodicamente dalle autobotti. «Li vediamo arrangiarsi, fanno i loro bisogni all'aperto, d'altra parte non hanno altra possibilità – afferma Margherita, residente in via Tenuta di Cervelletta – Ogni volta che ci affacciamo, lo spettacolo non è dei più belli. Già patiamo da anni la vicinanza dei cosiddetti campi autorizzati, dove i nomadi hanno fatto di via Salviati il loro regno: a volte passando con la macchina ci prendono a sassate. Senza contare quando hanno segato i pali del telefono per fregarsi i cavi. Adesso sono arrivati questi altri. Per carità, sembrano tranquilli, ma non si può caricare la zona di un ulteriore peso». «Via Salviati è una trappola – sottolinea Paolo – Da una parte gli zingari del campo autorizzato, quelli che ci prendono di mira e spesso bloccano la strada. L'altro lato è chiuso da anni: nonostante marciapiedi, lampioni e sede stradale siano ultimati da tre mesi, non è praticabile». «Sciascia, il nuovo presidente dell'ex V Municipio che oggi è IV – dicono al ristorante La Pampa – ha assicurato che con provvedimento d'urgenza aprirà la parte di strada pronta e ancora bloccata»Ai nomdi appena arrivati è stato assicurato che la temporaneità della sistemazione finirà il primo luglio e che entro lunedì si darà loro una sistemazione definitiva.