Campidoglio a rischio radon Via ai controlli
Campidoglio a rischio radon. A seguito di un primo sopralluogo avvenuto ad ottobre 2012, durante il quale sono state individuati alcuni locali di palazzo Senatorio potenzialmente a rischio espositivo, l’Arpa Lazio e Roma Capitale hanno siglato una convenzione per verificare l’eventuale presenza di gas radon negli uffici comunali ubicati nell'area del Campidoglio attraverso una campagna di monitoraggio in continuo della durata di un anno. La scelta di effettuare tale verifica risponde a quanto previsto dalla direttiva 96/29/Euratom, recepita in Italia con il D.Lgs. 26 maggio 2000 n. 241, che stabilisce norme fondamentali in materia di protezione sanitaria dei lavoratori contro i pericoli derivanti dalle radiazioni ionizzanti di origine naturale. Lo comunica l’Arpa. «La convenzione, della durata complessiva di 14 mesi, prevede in primo luogo l’individuazione di 40 punti di misura in cui posizionare i rilevatori a tracce nucleari CR-39, in conformità con le linee guida stabilite a livello nazionale per le misure di concentrazione di Radon in aria - prosegue la nota - La campagna si articolerà poi su due semestri consecutivi di misurazioni, durante i quali l'Agenzia provvederà al posizionamento dei dosimetri in funzione delle specifiche esigenze tecnico-operative, allo sviluppo di detti dosimetri e all'elaborazione dei dati riscontrati. A conclusione delle attività, l'Arpa Lazio presenterà al Gabinetto del Sindaco una relazione tecnica finale, esplicativa ed indicativa dei risultati ottenuti». «Siamo sempre disponibili a firmare questo genere di convenzioni - spiega il Commissario straordinario dell’Arpa Lazio, Corrado Carrubba - che rientrano pienamente nella nostra mission istituzionale, sotto l’aspetto del fornire assistenza tecnico-scientifica a favore degli Enti locali, ma soprattutto - ed è quello che maggiormente ci interessa - poiché si tratta di attività concrete a tutela della salute dei cittadini».