Kolaj scalda i guantoni
È di origini albanesi, ma ormai si può dire che sia diventato un italiano doc. Orial Kolaj, 30 anni, in questo momento è uno dei pugili più in vista del panorama romano e sta per tagliare uno dei traguardi più ambiti: quello del titolo europeo. Kolaj, già campione italiano e campione dell’Unione europea nella categoria dei mediomassimi, si è guadagnato il secondo posto nella classifica Ebu diventando così sfidante ufficiale al titolo. In attesa della grande sfida, Orial testerà i suoi guantoni domani contro il georgiano Paata Aduashvili (5-0-2), in una serata di pugilato organizzata dal manager Davide Buccioni presso il FutbolClub (via degli Olimpionici 75), dove l’evento-clou sarà la sfida per il titolo dei pesi supermedi tra il detentore Roberto Cocco (12-9-1) e lo sfidante Massimiliano Buccheri (14-1-1). «L’incontro di venerdì è molto importante – spiega Kolaj – equivale a un titolo e non posso permettermi di perderlo perché vedrei sfumare la mia occasione di disputare l’Europeo. Il mio avversario non è un pugile facile, è imbattuto». Orial sa bene quanto sia alta la posta in gioco. Aveva 11 anni quando è venuto nel nostro Paese con la madre e il fratello. Ha vissuto nella provincia di Roma dove ha lavorato come lavapiatti fino a 19 anni, prima di trasferirsi con la famiglia a Varese per raggiungere il padre. Proprio nella città del Nord Italia, nel 2005, ha fatto il suo incontro più importante, quello con la boxe. Sotto la guida del maestro Augusto Lauri ha cominciato la carriera da dilettante sostenendo molti incontri come pugile di collaudo, ma nel 2007 è avvenuta la svolta: ha vinto il torneo Guanto d’oro ed è passato al professionismo. Da quel momento ha disputato moltissimi match sia in Italia che in Europa. Tra i momenti più significativi della sua carriera ci sono la sconfitta ai punti contro Danilo D’Agata nella finale di Coppa Italia e la successiva vittoria, nel 2012, contro lo stesso avversario, che gli è valsa la conquista del titolo italiano. Oggi vive a Roma e si allena nella palestra dei fratelli Branco sotto la guida del maestro Mario Massai. Ma la vera svolta è avvenuta quando ha incontrato il manager romano Davide Buccioni ed è entrato a far parte della sua scuderia (allora unico pugile straniero). Per lui da quel momento ci sono state tante vittorie e gratificazioni. Nel 2012 ha ottenuto finalmente la cittadinanza e ha potuto disputare il titolo italiano dei pesi mediomassimi, vinto ai punti. Subito dopo è arrivata l’opportunità di combattere per il titolo della Comunità europea contro Dario Cicchello. E anche questa volta Kolaj ha centrato l’obiettivo, battendo l’avversario per ko tecnico. Orial ha difeso la cintura due volte contro Thomas Adamek e Jindrich Velecky e adesso si prepara a raggiungere il traguardo successivo. «Mi sono allenato al meglio, ma non posso prevedere l’esito dell’incontro. Non mi sento migliore dei miei avversari. Non sono certo i titoli a dare valore a un pugile. Posso solo dire che ce la metterò tutta. In fin dei conti, ho raggiunto questi risultati sempre nel rispetto di chi mi stava di fronte e mai pensando di essere migliore. Il ring, fino ad oggi, mi ha premiato. Speriamo che continui a farlo». La serata di pugilato si svolgerà presso il FutbolClub, in via degli Olimpionici 71 a partire dalle 20.30. Il ring sarà allestito all’interno di un campo di calciotto. Nel sottoclou della serata, oltre a Orial Kolaj, combatteranno Valerio Marchionni e Mirco Ricci.