Gli scrutatori? Figli, mogli e cognati dei candidati

FIUMICINO Figli, mogli, cugini e cognati di candidati del centrodestra nominati scrutatori a Fiumicino. Scoppia lo scandalo. Pd, Udc e Italia dei Valori occupano martedì notte l’aula del consiglio comunale. Dopo la protesta arriva l’esposto. Quello inviato ieri al prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro dal candidato sindaco del centrosinistra Esterino Montino: «Se la scelta degli scrutatori non verrà effettuata, questa volta tramite sorteggio, siamo pronti anche a denunciare tutto alla Procura della Repubblica». Con il (serio) rischio che le elezioni comunali del 26 e 27 maggio prossimo debbano poi essere annullate. «Su 212 prescelti, da una lista di 1.735 uomini e domnne che avevano dato la disponibilità per effettuare lo spoglio delle schede, ben 108 sono riconducibili a candidati, ex consiglieri comunali ed ex assessori delle forze politiche di centrodestra che governano da dieci anni il Comune», spiega Esterino Montino. «Soltanto i parenti di primo grado sono una quarantina. Chiediamo quindi al prefetto di bloccare l’atto, a nostro avviso illegittimo, e ristabilire le regole«. Ad effettuare il sorteggio, tra i 1.700 disponibili, dovrà poi essere un funzionario della prefettura. Ma come è nato tutto? Semplicemente perchè le normative permettono pure di nominare gli scrutatori senza affidarsi alla sorte. «E questo ha fatto la commissione elettorale presieduta dal sindaco Mario Canapini», sottolinea Michela Califano, candidata del Pd che ha trascorso la notte in municipio insieme a Claudio Cutolo (IdV) e Angelo Caroccia (Udc). «Guardacaso la maggioranza delle persone prescelte hanno rapporti di parentela con candidati ed esponenti del Pdl e dei partiti del centrodestra. La lista ci è stata presentata martedì sera dalla commissione elettorale dopo che per più volte la riunione era stata spostata». A Fiumicino, dove lo spirito del villaggio è forte e tutti si conoscono (da generazioni spesso), per scoprire la Parentopoli c’è voluto poco. Di qui l’occupazione dell’aula consiliare e l’appello al prefetto. «Non c'è tempo per una discussione che abbiamo tentato invano», aggiunge Montino. «Allegheremo all'esposto una fotografia che ritrae il sindaco con tre consiglieri della maggioranza che fanno la spunta della lista, immagine che descrive il criterio con il quale si è proceduto. Oltre al verbale della commissione elettorale con l'elenco dei 1.735 aventi diritto e le annotazioni accanto ai nominati con tanto di indicazione del seggio a cui sono stati destinati». «Mi impegnerò in prima persona a verificare che le procedure utilizzate per la nomina degli scrutatori siano conformi alle norme», ribatte Mauro Gonnelli, candidato sindaco per il centrodestra. «Se qualcuno ha sbagliato, se ne assumerà la responsabilità. Qualora le accuse si rivelino infondate, l’opposizione abbia il buon senso di scusarsi in maniera ufficiale. Alla bagarre preferiamo contrapporre programmi e e progetti per la città».