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Discoteca e droga nella Roma bene Nei guai due dj

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Organizzavano feste da sballo Nel costo d'entrata compresa la dose

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Unaserata super al prezzo di 50-60 euro a persona. Avevano organizzato un bel giro due dj romani, già noti al Gilda, Vouge, Atlantico e altri. Locali rinomati, frequentati dalla Roma bene. Dove si andavano a divertire anche ragazzine minorenni assieme a giovanotti figli di famiglie perbene all'oscuro della cocaina che girava. I "prìncipi" del divertimento sono finiti nei guai. E non sono i soli. I carabinieri della Compagnia Parioli del capitano Massimo Pesa hanno tirato il primo totale dell'indagine partita nell'ottobre 2011 e terminata nel giugno scorso. Il magistrato che coordina l'inchiesta, Antonino Di Majo, ha chiesto e ottenuto dal Gip del Tribunale di Roma otto misure di custodia cautelare, indagando altre nove persone ritenute complici del giro. C'è anche un sedicenne. Sono quattro i soggetti ritenuti perni del movimento, tutti già conosciuti dalle forze dell'ordine. Sono i dj (abbreviazione che dà il nome all'operazione) Angelo Serrai e Marcello Cuciuc, di 22 e 21 anni, il primo ai domiciliari, l'altro con obbligo di dimora (non può uscire di casa dalle 23 alle 7 del mattino successivo). Il presunto rifornitore dello stupefacente, Daniele Mareri, 37 anni, in carcere. E Alessio Treglia, di 23, considerato un fornitore di secondo livello della droga, ai domiciliari. L'accusa: detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Il bandolo della matassa risale a due anni fa. È la rapina a una farmacia della Cecchignola. I carabinieri partono da lì e scoprono che il responsabile aveva deciso di razziare l'incasso del locale per pagare un debito che aveva con uno dei due dj. Perché gli doveva quei soldi? La domanda degli investigatori porta alla scoperta del giro inaspettato. I militari portano alla luce lo strano affare: doveva saldare i conti delle serate di droga e divertimento passate con i due dj. I due ragazzi sono delle zone di Nomentano e San Giovanni. Organizzano serate, feste private, sono i protagonisti di eventi, come per esempio la notte di Capodanno dello scorso San Silvestro alla Balduina. In pratica, sono pierre di se stessi: parlano con persone fidate e offrono loro lo sballo; sborsando 60 euro si ha diritto all'ingresso in discoteca e a una dose di cocaina. Il resto si paga a consumazione. Un bel passaggio di denaro. E la droga? Secondo le indagini i due dj si rifornivano da Mareri. Nel corso della perquisizione nel suo domicilio in zona Eur i carabinieri hanno trovato tutto l'occorrente per preparare le dosi: sostanza da taglio, martelletti per spaccare i sassi di cocaina e una pressa artigianale costruita con l'ausilio di un cric per comprimere la pasta e confezionare le bustine. I tre si vedevano dove potevano. Al chiuso, a casa di uno di loro, se i genitori erano assenti. Oppure all'aperto, in strada, in una zona verde dove non avrebbero attirato l'attenzione degli altri. L'indagine dei carabinieri non è finita. Sono partiti da una rapina a una farmacia e hanno scoperto un giro di droga. Ora, continuando da quest'ultimo tassello potrebbero arrivare ad altri risultati ancora più eclatanti. I gestori dei locali pare fossero all'oscuro delle notti da sballo. Si attende il prossimo blitz.

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