Entro fine anno differenziata al 40 per cento

All'indomanidella presentazione del decreto salva-Roma dall'emergenza rifiuti proposto dal ministro all'Ambiente Clini, Alemanno ha chiesto all'Ama di anticipare «già ad aprile» il piano di estensione della raccolta differenziata che, entro giugno, dovrebbe coinvolgere in totale cinque municipi, così «da fare un salto di livello – ha spiegato il sindaco - ed arrivare al 40% di differenziata». È del resto il provvedimento firmato da Clini che, contestualmente alla messa a regime degli impianti di trattamento del Lazio che ancora contano capacità residue e al recupero energetico, si concentra sul potenziamento della differenziata a partire dal piano sottoscritto, tra Ama e Conai, nel giugno scorso, e che dal 30 gennaio dovrà entrare a regime, pena il commissariamento dell'intero iter da parte del prefetto Goffredo Sottile e relative sanzioni. Ieri, anche in seguito alle nuove scadenze contenute nel decreto, Ama ha riaggiornato il piano di lavoro, recependo nei fatti le sollecitazioni del sindaco e anticipando l'inizio del sistema di raccolta differenziata già in primavera: la rivoluzione riguarderà, insieme, i municipi VIII, XII, XV, XVII e XVIII, che si sono caratterizzati finora per l'assenza di sistema di raccolta o per sperimentazioni flop. Coinvolti 600mila residenti, rispetto ai 200mila attuali. Si accorciano, dunque, i tempi, eliminando anche la progressione, con l'obiettivo di raggiungere, come ha detto il sindaco, il 40% entro fine anno e il 50% nel 2014. Saranno circa 400mila gli abitanti interessati dal nuovo sistema porta a porta: a ogni famiglia verranno consegnate quattro tipologie di bidoncini (organico, carta-cartone, plastica-metallo, indifferenziata) e uno stock di sacchetti, i contenitori per lo scarto saranno posizionati negli androni, per il vetro resteranno le campane in strada. Circa 370mila residenti, invece, dovranno prendere confidenza con la raccolta stradale, la novità sarà rappresentata dal cassonetto per l'organico separato da quello «indifferenziato». Si tratta di municipi che, fatta eccezione per l'VIII in cui non è stato introdotto alcun tipo di sistema, nei fatti ripartono da zero: nel XII fino ad ora si era tentato di far decollare il porta a porta al Torrino, un perimetro molto limitato, nel XV (Marconi) la raccolta duale come nel XVIII (Aurelio), infine nel XVII (Prati) sono operativi i furgoncini con postazioni mobili per il recupero del solo organico, tutti metodi che, come detto, saranno sostituiti da porta a porta e nuova raccolta stradale. Questo nell'intenzione di arrivare, col progredire della differenziata, al milione di utenti del porta a porta entro il 2014 e nella speranza che l'avvio «congiunto» non riservi le stesse criticità emerse in IV municipio, l'ultimo in cui si è testata la differenziata «spinta» ma per settimane al centro delle critiche dei residenti. Sforzi, che si rendono necessari anche alla luce dei contenuti del decreto Clini, ma che – continua ad assicurare l'Ama – non peseranno in bolletta: «Roma Capitale ha deciso che non si procederà ad alcun aumento rispetto alla tariffa base di 30 centesimi a metro quadrato stabilita dal decreto sviluppo».