I regali «riciclati» vanno in beneficenza

Conla vendita dei numerosi oggetti donati a partire dal 2001 a Gianni Alemanno e al suo predecessore Walter Veltroni, la casa d'aste Minerva Auctions che ha gestito l'iniziativa, è riuscita a racimolare 56.000 euro. «L'aspettativa era di 50.000 euro – dichiarano dalla casa d'asta – quindi siamo più che soddisfatti. Ora contiamo di arrivare a 60.000 cercando di vendere gli altri lotti. I nostri clienti ci hanno già commissionato alcuni oggetti». Intorno alle 11, dopo l'esposizione, Walter Veltroni e Gianni Alemanno hanno dato il via all'asta, tra ironia e divertimento. «Dopo tanto prendere – ha commentato sorridendo Veltroni – anche noi politici abbiamo deciso di donare». «Quest'anno – ha detto Alemanno – abbiamo deciso di trascorrere il Natale dando ai nostri cittadini un segnale forte, importante». I lotti messi in vendita sono stati 184, tutti provenienti dai magazzini del Campidoglio. L'idea è venuta proprio al sindaco: «Un giorno, mentre ero in ufficio, un mio collaboratore mi ha detto che i magazzini erano saturi. Purtroppo non c'è traccia dei doni ricevuti prima del 2001. Spero che i nostri predecessori se ne siano disfatti attraverso iniziative istituzionali». Alemanno e Veltroni si sono alternati al microfono del palco per battere i primi sei lotti: il numero 1 e il numero 2 sono stati simbolicamente venduti per 220 e 200 euro. Diciamo simbolicamente perché all'unanimità, i due sindaci hanno deciso di accettare un'offerta per le chiavi delle città di New york, Las Vegas, Praga e Bucarest, senza tuttavia donare fisicamente gli oggetti. Proprio in merito alle chiavi, Veltroni ha raccontato un simpatico aneddoto: «Quando ho rivisto le chiavi mi è venuto subito in mente il momento in cui il sindaco di Las Vegas è venuto in Campidoglio. Uscendo dal mio ufficio mi sono trovato davanti il primo cittadino che girava con due donne seminude al fianco. Queste due ragazze rappresentavano simbolicamente la città di Las Vegas. Loro erano tranquilli ma noi, in Campidoglio, eravamo tutti imbarazzati». Tra le cose più particolari vendute all'asta, il pugnale in metallo argentato, dono dell'ambasciatore del Quatar, aggiudicato per la cifra di 200 euro, due sciarpe di cachemire, andate proprio al sindaco Alemanno, che le ha acquistate per 200 euro, una memorabilia del cinema contenente una locandina del film di Michelangelo Antonioni Blow-up, una fotografia di Pier Paolo Pasolini e una riproduzione della locandina del film «Ossessione» di Luchino Visconti. Ancora, una pochette di Bulgari venduta a 400 euro, una scultura raffigurante un falco che un gruppo di signore giapponesi si è aggiudicata per la cifra di 320 euro, un ritratto dell'attore Robert De Niro venduto a 700 euro, quattro medaglie con l'immagine di Papa Giovanni Paolo II, che un signore si è aggiudicato offrendo 1.800 euro e, infine, il lotto numero 69 consistente nella fotografia del matrimonio di Francesco Totti e Ilary Blasi al fianco di Veltroni che, con un pallone e una maglietta della Roma, sono andati a un incallito tifoso per la cifra di 300 euro. La fotografia di Alberto Sordi che abbraccia Veltroni è stata venduta, invece, per 100 euro. I proventi della vendita sono stati tutti interamente devoluti all'associazione «Peter Pan Onlus – L'accoglienza del bambino onco-ematologico», che opera col Bambino Gesù, alla Caritas e alla Congregazione dei Missionari della Carità Fratelli Contemplativi.