Acea, la sinistra affila i coltelli per lunedì

Non si esaurisce lo sdegno per i tumulti scoppiati in Aula Giulio Cesare giovedì durante la seduta della delibera 32 sulla vendita del 21% diAcea da parte di Campidoglio. I consiglieri Rossin (La Destra) e Alzetta (Action) si sono ribellati alla proposta Pdl di sospensiva dell'odg rovesciando sedie, scrivanie e fogli dei dipendenti comunali. Un atto estremo e di inaudita violenza. Il sindacoAlemanno s'è detto sconcertato rilevando come «anche il Partito democratico sembra tornato ad essere il Partito comunista degli anni Settanta». Il vice coordinatore del Pdl Marco Di Cosimo constatava ieri che l'opposizione «con la natura ostruzionistica dei documenti presentati in Aula Giulio Cesare difficilmente può spacciarsi per difensore della democrazia». La maggioranza è con il sindaco a tutela della città «e non si farà tenere in scacco». Intanto la battaglia contro la privatizzazione di Acea rinsalda la sinistra che ritrova un'insperata compattezza come nei tempi antichi. «Costruire da subito l'alternativa ad Alemanno che si candidi alla guida della città nel 2013» hanno ribadito ieri i responsabili dei partiti di centrosinistra perché il ferro si batte quando è caldo. E annuncinao entro l'estate «iniziative pubbliche, campagne di ascolto, momenti di approfondimento». La tensione non si allentaerà nei prossimi giorni. Il leader diAction Andrea Alzetta fa sapere che lunedì alla ripresa dei lavori sarà inAula nonostante sia stato sospeso per tre giorni. «Sarò tra il pubblico e continuerò la battaglia come cittadino». Lui e quelli dei Comitati per l'acqua pubblica sono convinti «che Alemanno tenterà il blitz di cancellare in un sol colpo tutti i 160mila emendamenti» e hanno già in mente qualche altra sceneggiata.