La scuola dell'infanzia non conosce crisi

Centridi eccellenza, ogni anno le iscrizioni per i bimbi crescevano di decine a decine, fino a diventare un fenomeno prima e un'emergenza dopo. Dalla prima giunta Veltroni il Campidoglio centrò come priorità proprio quella degli asili nido. Alemanno ha continuato e incrementato l'intero settore scolastico, ritrovandosi tuttavia a sua volta e suo malgrado a frenare il fenomeno consequenziale, quello del boom delle iscrizioni alle scuole dell'infanzia. Solo quest'anno le domande per l'anno scolastico 2012/2013 sono cresciute del 3% per un totale di 20.745. La lista d'attesa si consolida, al momento, su 9.892 bimbi. «La precedente amministrazione ha fatto molto per i nidi, ma si è pensato poco al futuro di tutti quei bambini che dopo avrebbero chiesto l'accesso alla scuola dell'infanzia», spiega l'assessore capitolino alla Famiglia e all'Educazione, Gianluigi De Palo. I posti disponibili del Comune sono stati 11.009 «cinquecento in più rispetto allo scorso anno - annuncia ancora l'assessore - va poi detto che la lista d'attesa è sempre destinata a un sensibile ridimensionamento poiché le famiglie fanno domanda sia presso le strutture comunali sia presso quelle statali». Le novità per l'anno scolastico 2012/2103 riguardano soprattutto le perifierie e le famiglie disagiate, il Campidoglio ha infatti introdotto il quoziente familiare e ha mantenuto l'erogazione dei voucher per supportare i bimbi in difficoltà economica. Fatti, questi, non scontati alla luce di un bilancio che farà stringere la cinghia a importanti settori dell'amministrazione. «Dal 2008 a oggi abbiamo realizzato 17 nuove scuole dell'infanzia, per un totale di mille posti. Per la realizzazione e il mantenimento dei nuovi posti, Roma Capitale investe ogni anno 5,7 milioni che portano l'investimento globale per le scuole dell'infanzia a circa 224 milioni di euro annui e, se includiamo anche gli asili nido, la spesa arriva a 468 milioni - afferma De Palo -. Nonostante la crisi, anzi proprio per aiutare le famiglie in questi tempi difficili, l'amministrazione Alemanno continua a puntare fortemente sulle politiche educative, perché queste sono essenzialmente anche politiche familiari. Non vogliamo fermarci qui e aumenteremo gli sforzi per dare a un numero sempre maggiore di bambini la possibilità di sperimentare la qualità delle nostre strutture». Per il nuovo anno, verranno aperte 14 nuovi sezioni per circa 35 mila posti nei Municipi IV, V, X, XII, XV e XVI. Aumenta poi il numero di bimbi stranieri che hanno fatto domanda per le materne: 2.558 di cui 1.288 ammessi. Sus. Nov.