Investe 12enne sulle strisce Caccia a una donna pirata

Ilbambino, 12 anni, è arrivato al Dea dell'ospedale Gemelli in condizioni disperate, con un vasto ematoma cerebrale e fratture multiple. La municipale, partendo dalle registrazioni delle telecamere di alcuni esercizi della zona e dalle testimonianze dei residenti che hanno assistito all'incidente, indaga senza sosta: si cercherebbe una Opel Agila di colore grigio, nella cui targa figurerebbe la sequenza 552, al momento dell'accaduto guidata da una donna. Francesco C., 12 anni, era uscito da poco da scuola, la media Ulderico Sacchetto di via Stefano Borgia, traversa di via Maffi a Torrevecchia. Con lui ieri pomeriggio, insieme a qualche compagno, c'erano anche la mamma e la zia, sorella di quest'ultima, si apprestavano a rientrare a casa. Le cose, però, sono andate diversamente. Intorno alle 15, giunti all'altezza dell'intersezione con via Litta, dove la famiglia vive, Francesco ha imboccato le strisce pedonali. Alcuni riferiscono che, probabilmente a causa di una spinta di un amichetto, o durante un gioco tra i due, il bimbo non abbia potuto evitare lo scontro con l'auto che sopraggiungeva «a folle velocità - ne sono convinti i residenti - andava fortissimo». Il pirata ha continuato la sua corsa in direzione della chiesa di Santa Maria della Salute senza indecisioni, del resto gli stessi rilievi del pm non hanno evidenziato segni di frenata. Il bambino, dopo essere stato sbalzato all'angolo opposto della strada, facendo un volo di cinque metri, è rimasto a terra, non dava segni di vita. «La zia gli ha iniziato a fare il massaggio cardiaco - spiega Fosca, un'altra mamma - la madre urlava, chiedeva di chiamare l'ambulanza ma si è capito subito che era molto grave, aveva gli occhi vitrei e la testa coperta di sangue». Insieme ai sanitari del 118, che hanno condotto il piccolo in codice rosso al Gemelli, sono arrivati anche i vigili del XIX Gruppo. La speranza è di riuscire a individuare l'auto visionando le telecamere di videosorveglianza in particolare del cinema Galaxy: incrociando i numeri di targa - quel 552 recuperato da un passante che, dopo l'impatto, ha cercato di seguire il responsabile a bordo del suo scooter, per poi perderne però le tracce - si dovrebbe risalire al mezzo incriminato. Mentre nel quartiere monta la polemica sulla sicurezza della strada, tante mamme lamentano l'assenza di vigili «in un comprensorio che conta ben cinque scuole», la preoccupazione della famiglia è tutta per Francesco. «Siamo distrutti - dice la nonna in lacrime da casa, in via Litta - possiamo solo pregare». La prognosi del piccolo, in coma indotto dopo la prima operazione, resta riservata: «Ma hanno detto che respirava da solo, ha la corporatura robusta - così la madre, straziata dal dolore, aggiornava amici e parenti, corsi in blocco al Gemelli - Non dico che mi faccio giustizia da sola ma spero che lassù qualcuno giudicherà al mio posto».