"Spazzeremo via le bande criminali"

Una cabina di regia tutt'altro che cinematografica dietro la Roma da romanzo criminale che, questa volta non solo nella fiction, gli stessi vertici di Polizia non esitano a definire «terra di bande organizzate che si affrontano pretendendo di imporre la loro arroganza». Con l'inaugurazione della nuova sala operativa della Questura, la cui filosofia intende ricalcare gli impianti di Francoforte e di Scotland Yard a Londra, «queste organizzazioni verranno spazzate via - ha detto il capo della Polizia, Antonio Manganelli - abbiamo le idee chiare su come farlo». Il nuovo «cervellone» al quinto piano di via di San Vitale è un sostanziale passo. La benedizione dei locali da parte del vicario di Roma, il cardinale Agostino Vallini, è avvenuta ieri mattina alla presenza del questore Francesco Tagliente, del capo della Polizia, del prefetto Giuseppe Pecoraro e delle istituzioni locali, la governatrice della Regione Renata Polverini, il presidente della Provincia Nicola Zingaretti e il sindaco Gianni Alemanno. L'obiettivo è quello di sconfiggere il crimine con la tecnologia. La nuova centrale operativa, infatti, risulta oggi interamente riqualificata ed informatizzata, con una sala funzionale al controllo del territorio e, d'altro canto, l'ambiente destinato alla gestione della sicurezza dei grandi eventi, dedicato alle esigenze di ordine pubblico. È evidente che il livello di guardia su Roma è massimo, come conferma Manganelli, che nel suo intervento ha espressamente richiamato il neo procuratore capo di Roma, Giuseppe Pignatone, «col quale ho condiviso diverse azioni di contrasto alle organizzazioni criminali di tipo mafioso in diverse parti d'Italia: spero e credo che Roma beneficerà del suo valore e dell'affiatamento che ci unisce». La sua istantanea della città è allarmante ma realistica: «Abbiamo già avviato un percorso strategico di contrasto alla criminalità organizzata - ha continuato Manganelli - ci sono bande che insistono su determinati quartieri e pretendono di imporre la loro arroganza: noi questa arroganza la spazzeremo via perché abbiamo le idee chiare». Bande armate, criminalità organizzata, lottizzazione del territorio, controllo dello spaccio di droga: la roulette delle formule non cambia la sostanza del grande tema che ha fatto da sfondo a questa inaugurazione, tema in cui si è addentrata anche la politica. Per Alemanno «la città si trova davanti a sfide diverse rispetto a quelle tradizionali nel campo della sicurezza, che partono dal decoro urbano fino a forme di criminalità più complesse, come lo scontro tra bande criminali, spesso segnato dalla spaccio della droga e dalle infiltrazioni della criminalità organizzata, per questo la nuova sala è il perfetto completamento del valore umano delle forze dell'ordine». Alemanno non ha glissato neppure sull'inchiesta che ha travolto la polizia municipale del primo Gruppo, tornando a difendere le divise «di qualunque corpo esse siano: l'atteggiamento dissacrante o non rispettoso nei riguardi di ogni tipo di istituzione è una sconfitta per l'intera cultura della legalità, poiché minando la credibilità restano uomini in prima linea ma senza spalle coperte, e noi non vogliamo abbandonarli a loro stessi». Tagliente guarda al futuro: «Abbiamo creato le condizioni per assicurare il servizio anche a fronte di un'emergenza per inagibilità. Abbiamo 2 sale operative analoghe, siamo in grado di attivare più postazioni in caso di necessità».