Da Milano per imparare a rubare a 8 anni

Otto anni lui, 15 lei. Si impara presto a fare i ladri. L'altro ieri fratello e sorella nomadi sono stati pizzicati dai carabinieri ad armeggiare fuori da un appartamento in via Collato Sabino, zona viale Libia. Con una lastra sottile in plastica e un cacciavite volevano forzare la serratura e riuscire ad aprire la porta dell'ignara proprietaria di 65 anni, in quel momento assente. I rumori hanno attirato l'attenzione di un vicino. Vista la scena ha chiamato i carabinieri. Sono intervenuti i militari della Compagnia Parioli diretta dal capitano Massimo Pesa. Entrati nella palazzina, hanno sorpreso i due ladruncoli indaffarati all'esterno dell'abitazione. Li hanno bloccati e portati in caserma, alla Stazione Viale Eritrea. Entrambi sono risultati ospiti di un campo nomadi nel Milanese. La minore ha già precedenti, fermata per altri furti. I carabinieri l'hanno condotta nel centro di accoglienza «Virginia Agnelli». Il piccolo, invece, non è imputabile: è stato portato in un centro accoglienza. Non è la prima volta che dei minori nomadi vengono fermati sul luogo del delitto. Dove chi insegna è lei e chi deve imparare è lui. La maggiore che dà lezione al più piccolo. Era capitato nell'aprile scorso. Era stata fermata "Eva" (come la celebre compagna di Diabolik), così conosciuta tra le forze dell'ordine per la sua eleganza, abilità nell'aprire le porte degli appartamenti. Lei, 16 anni, era assieme a un amichetto di 12. Anche in quel caso, i due stavano tentando di aprire la porta di un appartamento in uno stabile vicino al Vaticano con una lastra per radiografie. Si trattava di due nomadi dell'insediamento di via di Salone. Il 12enne stava "imparando il mestiere" dall'amica di soli quattro anni più grande e al terzo mese di gravidanza, ma con una lista di precedenti che farebbe invidia persino ai più incalliti ladri. In tema di record, nella lista dei precedenti se ne registra un altro. Nel marzo dello scorso anno, gli agenti della Mobile avevano fermato Adriana Radosavljevic, irreperibile dal 2008, che a soli 24 anni aveva collezionato condanne per quasi 40 furti, a causa delle quali pendeva sulla sua testa una pena di cinque anni di galera. Gli investigatori l'avevano rintracciata in un'elegante villa in zona Borghesiana dove viveva coi suoi familiari. I suoi oltre 80 alias non le avevano consentito di sfuggire al provvedimento di cumulo pene disposto dall'Autorità giudiziaria. Tra le sue "imprese" criminali furti in abitazione a Milano, Arezzo, Roma, Viareggio, Udine, Livorno, Pistoia, Firenze, Alessandria, Sanremo, Ventimiglia, Torino, Prato, Imperia, La Spezia, Grosseto, Savona, Pisa ed altre città italiane.