Mazzette ai vigili Giuliani: non mi dimetto

Cinque vigili urbani e un professionista iscritti nel registro degli indagati per concussione. L'inchiesta della magistratura su presunte mazzette per ristrutturazioni in centro storico è a una svolta. "Nel pomeriggio parlerò ancora con il comandante Giuliani e domani mattina andrò in procura a parlare con il procuratore facente funzioni. Dopo questi colloqui darò il mio giudizio su quello che sta avvenendo e su quello che abbiamo letto oggi sui giornali". Così il sindaco di Roma Gianni Alemanno commenta la bufera scatenatasi sui vigili urbani della Capitale dopo le notizie sulle presunte tangenti che un imprenditore romano avrebbe pagato ad alcuni uomini in divisa. GIULIANI: "NON MI DIMETTO" "Dimissioni? E perchè? Non sono mica Schettino". Così il comandante della Polizia di Roma Capitale Angelo Giuliani risponde in merito all'inchiesta della procura di Roma su una presunta richiesta di tangenti da parte di alcuni vigili urbani, sembra cinque, al titolare di una catena di enoteche. Gli agenti della municipale, tutti del I Gruppo di Roma, sarebbero indagati per concussione. Gli accertamenti, affidati al pm Laura Comdemi, hanno preso spunto da un esposto presentato dallo stesso comando dei vigili urbani al quale l'imprenditore, con una lettera inviata anche al sindaco Gianni Alemanno, aveva segnalato la vicenda. In sostanza, i vigili del I Gruppo (che ha competenza sul centro storico della capitale) finiti nel mirino degli inquirenti avrebbero preteso denaro dall'imprenditore previa minaccia di segnalazione all'autorità giudiziaria di un presunto abuso edilizio. "È fisiologico che nel corpo ci siamo mele marce - aggiunge - siamo 6.500. E tengo a precisare che quando veniamo a conoscenza di reati siamo inflessibili. Adesso spetta alla magistratura appurare la verità, noi aspettiamo". Il comandante ribadisce che della faccenda non sapeva nulla. "Ieri ho incontrato il sindaco e i toni, a differenza di quello che riporta qualche quotidiano, erano tranquilli. Nessuno ha mai parlato di dimissioni. Io ho la coscienza a posto".