Killer di Roma ricercati anche all'estero

I due presunti rapinatori killer di Tor Pignattara, che il 4 gennaio hanno ucciso con un colpo di pistola la piccola Joy di nove mesi e il padre Zhou Zeng hanno un nome e un cognome. Sono sono stati identificati e si tratta di due marocchini, uno con precedenti penali per furto e ricettazione, l'altro risulterebbe incensurato. I carabinieri li stanno cercando senza sosta, nella capitale ma anche nel resto d'Italia, nel timore che siano ormai fuggiti da Roma. Per questo sono stati rafforzati da qualche giorno i controlli aeroporti, stazioni ferroviarie e porti. Ricerche estese anche a livello internazionale attraverso l'Interpol perché non è escluso che possano tentare una fuga oltre confine. A incastrare i due marocchini alcuni fotogrammi di una telecamera che li ha ripresi dopo il delitto, quando hanno abbandonato il motorino, un Sh 300 rubato mesi prima, nel Prenestino. Lì vicino c'è la telecamera di una banca, e di lì sono passati per disfarsi del bottino, gettandolo in un anfratto di un casolare in rovina. Il fotogramma e la fotosegnalatica combaciano: quello con preecedenti ha 30 anni, corporatura atletica, alto 1,75, capelli corti. Ci sarebbero anche delle impronte digitali trovate sui caschi anch'essi abbandonati dopo la fuga. Anche il suo presunto complice, più giovane, appare nelle immagini.   QUARTIERI AL SETACCIO I due sarebbero stati identificati il giorno dopo il delitto e da allora sono scattate le ricerche a tappeto. Centinaia di carabinieri hanno setacciato la capitale, ora la caccia si è estesa a tutta Italia e in campo internazionale. Gli agenti della Questura di Roma nelle ultime ore sono impegnati in un'operazione di prevenzione in diversi quartieri periferici di Roma, zone a rischio come Tor Bella Monaca, Bastogi, San Basilio, S. Lorenzo,e anche il quadrilatero Pigneto-Casilino-Torpignattara-Prenestino. Circa 4000 persone sono state controllate. Otto gli arresti.