Ancora un gambizzato Spari a San Lorenzo

Ha cercato di impedire che alcuni stranieri continuassero a danneggiare alcune auto parcheggiate. Una scelta che però gli è costata una gambizzazione da parte degli extracomunitari. Una versione, quella del 45enne ferito alle 5,30 di ieri mattina, che è al vaglio dei carabinieri chiamati dallo stesso Carmelo Fichera, con precedenti di polizia per droga. Il ferimento è avvenuto nel quartiere San Lorenzo, in via dei Lucani, all'altezza del civico 4. L'uomo, originario di Catania, è stato subito trasportato all'ospedale Umberto I dove è stato sottoposto a un intervento chirurgico, ma i medici hanno escluso che sia in pericolo di vita. Sulla vicenda indagano i carabinieri del Nucleo investigativo di via In Selci e i colleghi di piazza Dante. Secondo quanto riferito da Fichera ai militari, proprio quando ha tentato di fermare gli extracomunitari di colore è scoppiata una violenta discussione e subito dopo sono partiti i colpi di pistola, che lo hanno raggiunto alla gamba destra: quattro quelli esplosi e due lo hanno raggiunto. I carabinieri hanno immediatamente effettuato una perquisizione nell'abitazione del ferito e poi si sono recati nelle case di altri soggetti che hanno avuto a che fare con la giustizia per cercare di verificare la ricostruzione dei fatti rilasciata dall'uomo. Quella di ieri mattina è soltanto l'ultima gambizzazione avvenuta nella Capitale nelle ultime settimane. Un albanese è stato raggiunto da colpi di pistola a Tor Bella Monaca. Pochi giorni prima, il 16 dicembre, un 38enne è stato ucciso, invece, mentre si trovava in auto con la sua fidanzata a Tor Vergata. Alla vigilia di Natale un pregiudicato di 50 anni è stato gambizzato in strada e non è morto soltanto perché la pistola impugnata dai killer, arrivati davanti all'uomo in sella a una moto di grossa cilindrata, si è inceppata. Se poi si prende in considerazione l'intero anno 2011, la scia di sangue è purtroppo molto lunga. Tra le vittime finite sotto i colpi di pistola, Roberto Ceccarelli, il broker finanziario ucciso in Prati davanti al teatro delle Vittorie, freddato da cinque colpi di pistola. Il 5 luglio, invece, otto proiettili hanno raggiunto il corpo di Flavio Simmi, ucciso sotto casa mentre era in auto insieme con la compagna. Poi gli spari sono arrivati al Tiburtino, dove Giulio Saltalippi, 33 anni, è stato raggiunto da un proiettile all'addome: i sicari ne avevano sparati quindici. Si passa poi ad Ostia, dove durante una sparatoria in strada sono morte due persone, episodio che ha fatto scendere in campo anche il sindaco Gianni Alemanno che aveva dichiarato che nella Capitale «c'è il rischio di infiltrazioni mafiose».A. P.