San Basilio, strage sfiorata nel palazzo

Macchie e strisciate di sangue dappertutto, i segni di corpi feriti trascinati via. Guanti sanitari sui gradini delle scale, tra bottiglie e bicchieri di plastica, cicche di sigarette e brandelli di vestiti. Così si presentava stamani il pianerottolo al primo piano del palazzo di via Gigliotti, nel quartiere romano di San Basilio, dove la scorsa notte un 31enne è morto nell'esplosione causata da fuochi d'artificio all'interno di un appartamento. Diverse persone sono rimaste ferite, tra loro tre bambini, la più grave è una bimba di 4 anni. Il bilancio delle vittime poteva essere molto più grave: nella casa poco dopo mezzanotte c'erano 15-20 persone riunite per festeggiare Capodanno. L'esplosione avvenuta sul balconcino che dà sulla strada ha fatto tremare l'edificio di 6 piani di edilizia popolare. La caldaia sul balcone è stata divelta dal muro e probabilmente il gas ha amplificato l'effetto della deflagrazione. La balaustra in ferro del balcone appare deformata, il vano che si intravede da fuori è completamente annerito. «Ho sentito un botto pazzesco e sono sceso giù a vedere - racconta un uomo che abita al secondo piano -. Ho visto gente con le facce piene di sangue, che urlava, e c'erano quei bambini...». Stamani San Basilio si è risvegliato presto e molti residenti delle strade limitrofe a via Gigliotti sono passati a piedi o in auto a vedere il luogo dell'esplosione. «Qua sparano tutti, a Capodanno c'è una nebbia bianca - dice Walter, 50 anni -. Ogni volta c'è da aver paura». «Non mi sono mossa di casa perché ero terrorizzata - racconta Antonella, che abita alla scala accanto a quella dove è avvenuto lo scoppio -. Questo è diventato un quartiere impossibile». Al bar Davide di via Fiuminata, a poche centinaia di metri da via Gigliotti, si parla solo di quanto è accaduto. Angela, la moglie del 31enne morto, Cristian Castaldi, che era un pregiudicato per reati di droga, gestisce un alimentari all'angolo di via Fiuminata, secondo quanto riferisce la cassiera del bar Davide.