Pellegrini dell'Immacolata in bici dall'Eur al Divino Amore

C'è Francesca mammina sprint che ha quattro biciclette da mille euro l'una, e porta i figli a scuola con il tandem. Riccardo «il ciclomobile» così si chiama chi usa la bici al posto dell'auto, cioè sempre. E tutte le mattine sfida il traffico sulla Colombo perché una pista ciclabile che colleghi Ostia a Roma ancora non c'è per andare in ufficio e ritorno. E tanti tanti bancari che neanche ve l'immaginate. Tra un'Ave e un Pater pedala pedala ieri mattina dall'Eur sono arrivati fino al Divino Amore. E che soddisfazione passare sotto la Torre del Primo Miracolo tutti e 500: tanti erano i partecipanti della cinquantunesima edizione del «ciclo pellegrinaggio dell'Immacolata» sotto l'egida dalla Federazione ciclistica italiana-comitato Regione Lazio in memoria di Domenico Maurizi che si è dedicato anima e corpo all'organizzazione del ciclopellegrinaggio nelle prime 25 edizioni. A quello di ieri ci hanno pensato Settimio Ciucci, presidente del Bici club Divino Amore. E che rabbia arrivare all'Eur, la partenza, in Vespa invece che in sella alla bici. Quando li vedi belli come il sole nelle coloratissime tute vuoi diventare ciclista anche tu. Veterani e principianti al raduno alle 8.30 all'ex Velodromo in viale della Tecnica. «È la mia prima volta» dice Valerio Ascone, 17 anni studente di liceo artistico, accompagnato dal padrino Agostino Carloni. Prima volta anche per Cristiana Tora «in moto alla benedizione dei motociclisti ad Arsoli - dice - mai finora in bici». Pietro Badiali, 77 anni e mezzo è un campionissimo. «Tre volte campione d'Italia su strada e al Terminillo». C'è Stefania del neonato Gruppo Veloroma che promuove il sito «si chiama www.veloroma.forumfree.it». Marco e Sergio sono bancari. Bancario anche Sergio Casanica, 55 anni. Puntuali i fedelissimi: Giuseppe Miccinilli, 71 anni; Sergio Pellacchi viene da Cisterna di Latina e lavora in un istituto religioso a Roma in via del Casaletto. Ermanno Colilli, riparatore di tv in pensione, «da 30 anni ciclo-pellegrino al Divino Amore per l'Immacolata». Franco Olivieri, 62 anni la prima volta aveva «16 anni». Massimo Oliva, 67, ex fornaio: «nel '65 il battesimo al Divino Amore in bici». Stefano Massariello, 57 anni «fortunato baby-pensionato», si autodefinisce, lo fa da 10 anni. Per il quarantenne Riccardo Scalzitti invece «è una rara occasione di lasciare l'auto». Messa. E benedizione del rettore monsignor Pasquale Silla . Poi le premiazioni. Tantissimi i ciclo-pellegrini in erba. Premiata per il titolo di Campionessa italiana sprint Giada Capobianchi 8 anni del gruppo sportivo Capobianchi cicli Motosport di Acilia. Alessia Silvestri 13 anni del Bici club Divino Amore è la stakanovista delle due ruote. «Non salto un giorno» dice. Il più piccolo è Gabriel, 10 anni della scuola ciclismo Pedale Apriliano. Premiati anche i cuccioli della As Roma ciclismo del presidente Lorenzo Baldesi. Il gruppo più numeroso è stato il Tor Sapienza Cerbiatto, «la quota rosa» la chiama Giovanni Maialetti, responsabile ufficio stampa della Federazione ciclistica Lazio, con 42 partecipanti. Seconda As Roma ciclismo, ne aveva 35. Presenti all'appello anche i campioni professionisti Giovanni Martella e Tullio Rossi. Gigi Scarbozza opinionista ciclismo di Rai Sport, lo speaker Luca Alò, Gino Serra, attore di teatro, poeta, scrittore e storico del ciclismo. E grazie al maestro Massimiliano Profili direttore dell'Associazione Musicale Madonna del Divino Amore.