Il capo dell'Antimafia: «Scontro tra gruppi molto forti»

Asvolgere, nel pomeriggio di martedì il sopralluogo sulla scena dell'omicidio sono stati il magistrato di turno Francesca Passaniti affiancata dal pm Giovanni Bombardieri della Dda. Il fascicolo è ora affidato a Carlo La Speranza, sempre dell'antimafia, coordinato dal procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo. «Si tratta di uno scontro evidente tra due gruppi criminali molto forti, uno scontro di un certo livello - afferma Capaldo - ma al momento non vi è alcun collegamento con i fatti di sangue avvenuti negli ultimi mesi nella Capitale». Le due vittime, Francesco Antonini e Giovanni Galleoni, inoltre, «sono due personaggi profondamente inseriti nel contesto della criminalità organizzata di un certo significato, non marginale, insediata anche a Roma nel traffico di droga e usura - ha detto - già coinvolti in episodi di sangue e conflitti tra bande». Secondo il magistrato non si tratta di un «episodio da legare al controllo del territorio» ma da collegare «ai grossi affari economici tra soggetti in conflitto tra loro». Il delitto di Ostia è il primo fatto di sangue ritenuto di un certo rilievo, dopo il ferimento avvenuto a piazza Nicosia (quando fu aggredito Paolo Marcoccia il gestore di una sala giochi con precedenti il 10 novembre scorso), da quando è stata creato il desk interforze tra polizia, carabinieri, guardia di finanza, allo scopo di fotografare i gruppi e la presenza criminale nella capitale. Allo stato per chi indaga sono sette i delitti avvenuti nell'ultimo anno rientranti nelle competenze dell'antimafia. Un numero rilevante a fronte delle esigue forze in campo: secondo la legge i magistrati assegnati alla Dda dovrebbero essere il 25% della pianta organica. A Roma, invece dei 25 previsti secondo tale norma, sono dieci i pm oltre al coordinatore Capaldo. Nonostante le continue richieste di aumentare l'organico, queste sono state sempre respinte per diverse ragioni, l'ultima circa un mese fa. Fino a pochi anni fa i pm dell'antimafia erano sette, un numero che è aumentato per non limitare le indagini sul traffico di droga.