Gli studenti incrociano i Cobas

Due cortei, uno permesso e l'altro senza autorizzazione. E, in concomitanza, i mezzi pubblici fermi a causa di uno sciopero. I pochi bus in centro che garantiranno il servizio verranno deviati. Quella di oggi si preannuncia una giornata molto difficile. Partiamo dai cortei. Quello dei Cobas ha ottenuto l'autorizzazione dalla Questura. Il ritrovo è in piazza della Repubblica. Alle 9 la partenza. Orario di arrivo in piazza Santi Apostoli alle 14. Cinque ore per attraversare l'Esquilino e arrivare a destinazione. Queste le vie che percorreranno: viale Einaudi, piazza dei Cinquecento, via Cavour, largo Corrado Ricci, via dei Fori Imperiali, piazza Venezia e via Cesare Battisti. Le linee dei bus che percorrono queste strade saranno deviate. Gli studenti, invece, partiranno da piazzale Aldo Moro, di fronte alla Sapienza, alle 9,30. Da giorni avevano annunciato che avrebbero sfidato i divieti di Alemanno e hanno mantenuto la promessa. Anche se, proprio per la giornata di oggi, c'è un vuoto normativo. La prima ordinanza del sindaco, infatti, è scaduta ieri. La nuova ordinanza che li permette solo di sabato, invece, scatta domani. Oggi, quindi, gli universitari non hanno alcun divieto del sindaco da infrangere. Resta il fatto che non hanno chiesto alcun permesso alla Questura e che, quindi, la loro sfilata in Centro è sprovvista di autorizzazione. Bisognerà vedere come si sposteranno. Se cammineranno a gruppi sui marciapiedi non violeranno alcuna regola. Altrimenti il loro corteo sarà abusivo. Ad un certo punto però, molto probabilmente alle 10,30 in piazza dei Cinquecento, si mischieranno ai lavoratori Cobas e, quindi, la loro sfilata diverrà regolare. Poi trecento studenti, al termine del corteo, sono stati autorizzati dalla Questura ad andare in piazza Sant'Andrea della Valle, a pochi passi dal Senato. L'obiettivo è Palazzo Madama perché proprio domani Mario Monti chiederà la fiducia ai senatori. Gli universitari hanno invitato anche i Cobas ad unirsi a loro: «Se vorranno venire con noi fino al Senato sono ben accetti». I collettivi universitari hanno anche scritto una lettera al sindaco Alemanno, al questore Tagliente e al prefetto Pecoraro a firma di «tutti coloro che sentono parte di quel 99% che non vuole pagare la crisi». Poi la minaccia: «Opporremo i nostri "book bloc" qualunque clima di intimidazione. Crediamo che nessuna restrizione degli spazi di manifestazione sia legittima, per questo vogliamo che il sindaco e il prefetto cancellino l'ordinanza». Alemanno è stato molto critico e mette le mani avanti: «Solo i Cobas hanno chiesto l'autorizzazione a manifestare, mentre gli studenti non l'hanno chiesta e non hanno neanche dato preavviso alla Questura. Questo, sicuramente, non è un fatto positivo». Un modo anche per sottolineare come l'ordinanza che scatterà domani appare inevitabile. «Su richiesta della questura ho fatto un atto di fiducia per la giornata di domani - ha aggiunto il sindaco - mi auguro che non si abusi di questa fiducia per quanto riguarda le manifestazioni e che ci sia un regolare e ordinato svolgimento dei cortei». I negozianti, però, sono sul piede di guerra. Il presidente della Confcommercio di Roma, Giuseppe Roscioli condanna la concomitanza in un solo giorno di due cortei e di uno sciopero: «Roma è già stata provata da altre manifestazioni, dall'alluvione e dagli scontri a San Giovanni. Adesso è di nuovo rischio caos, tre eventi del genere tutti insieme sono fuori luogo. Invito tutti a non alimentare altri disagi. Valuteremo se chiedere i danni a chi sta provocando questo caos». Ieri sera però è arrivata una buona notizia sul fronte sciopero. Quello di 24 ore dei mezzi Cotral è stato rinviato a dalle sigle Faisa Cisal e Sul Ct. Resta valido invece quello sempre di 24 ore di Faisa Cisal in Atac e quello di 4 ore dalle 8,30 alle 12,30 a cui prenderanno parte anche i lavoratori Cgil, Uil, Cisl e Ugl.