Atac-Cotral scontro sul biglietto Spunta un'agenzia super partes

L'incontro,al quale erano presenti, oltre gli assessori competenti di Campidoglio, Antonello Aurigemma, e Regione, Francesco Lollobrigida, l'amministratore delegato di Cotral spa, Vincenzo Surace, il direttore generale di Atac spa, Antonio Cassano e il direttore regionale di Trenitalia spa, Aniello Semplice ha messo sul tavolo i nodi del sistema del biglietto unico. E proprio mentre era in corso la riunione per ridefinire le singole "quote" all'interno del sistema, la governatrice Polverini tracciava un quadro preciso del presente e del prossimo futuro: «L'aumento del biglietto non è un tabù, già altre città importanti, al di là dei mancati trasferimenti del governo, lo hanno fatto. La questione delle tariffe - ha sottolineato non a caso la Polverini - è una competenza regionale. Nei prossimi giorni ci sarà un confronto politico che seguirà quelli tecnici che si stanno già tenendo tra i rispettivi assessorati: sulla base di quello si prenderà una decisione. C'è un'azienda che ha difficoltà, e vanno prese tutte le strade che da un lato vanno nella direzione di migliorare il servizio, dall'altro bisogna cercare quanto più possibile di non penalizzare gli utenti. Cercheremo una soluzione che vada in quella direzione». Incontri tecnici dunque e poi la soluzione politica. L'Atac, da parte sua, ha fatto anche ieri la parte del leone. Pur confermando la volontà di non uscire dal sistema del biglietto unico ma soltanto di ridefinire la parte della ridistribuzione del ricavato dei biglietti unici (ferma tra l'altro da 14 anni), è chiaro che, essendo proprietaria del software e dunque delle matrici, della bigliettazione può forzare la trattativa. Sul tavolo, infatti, proprio il debito accumulato dall'Atac nei confronti di Cotral per i soldi dovuti sulle agevolazioni tariffarie alle fasce deboli del Comune di Roma e per i quali Cotral ha fatto partire decreti ingiuntivi. Una vicenda, quella della bigliettazione, che la Regione (a ragione) vuole chiarire. E siccome il diavolo fa le pentole ma non i necessari coperchi ecco che potrebbe riuscire fuori l'oscura questione dei biglietti falsi. L'Unione Difesa Consumatori, presieduta da Denis Nesci, ha già richiesto due volte formalmente e in base alla legge l'accesso agli atti in merito al lavoro svolto dalla commissione d'inchiesta interna ad Atac, voluta dall'ex Ad Besile proprio per fare luce sulle numerose perquisizioni della Finanza e sull'ipotesi di un sistema di bigliettazione "parallelo", per il quale, ricordiamo, è aperto un fascicolo a piazzale Clodio. Il cronoproramma fissato dalla riunione di ieri è comunque rigido: il tavolo resta aperto in modo permanente ed entro l'anno la convenzione Metrebus sarà rivista. Ma siamo sicuri che l'Atac continuerà a farla da padrone? Dopo l'alzata di testa sulla disdetta Metrebus potrebbe sì nascere l'Agenzia unica, almeno per gestire il sistema di bigliettazione in modo «super partes».