Sette milioni i danni da nubifragio

Tre milioni di danni nell'agricoltura e tra i 2 e i 4 milioni di danni nel settore del commercio per il nubifragio del 20 ottobre. (E al conto mancano ancora quelli subiti dalle famiglie; all'Infernetto una è rimasta senza il capofamiglia, annegato nella casa-scantinato). È un primo parziale e approssimativo bilancio delle conseguenze provocate dall'eccezionale maltempo della scorsa settimana, quando in 3 ore di pioggia sulla città si è riversato l'equivalente d'acqua di uno stadio Olimpico. A fornire questa primissima stima sono state le associazioni di categoria che hanno incontrato il sindaco Gianni Alemanno ieri in Campidoglio. Nello stessa giornata la notizia della dichiarazione di «stato di calamità naturale» per Roma Capitale - e per il comune di Canepina nel Viterbese - approvato dalla Giunta Polverini. «Ora - ha detto il governatore del Lazio Renata Polverini - la palla passa al governo» per il riconoscimento dello «stato di emergenza» e l'adozione di interventi e fondi per la riparazione dei danni. Il provvedimento, ha spiegato il sindaco Alemanno, «mette» anche «a tacere le polemiche di carattere politico che hanno cercato di minimizzare la calamità naturale per dare inesistenti responsabilità a questa amministrazione rispetto ai danni subiti dalla città». Al tavolo istituzionale la conta per i risarcimenti è iniziata. Insieme con il sindaco, tra gli altri, c'erano Davide Bordoni, assessore comunale alle Attività produttive, Eugenio Batelli, presidente Acer, David Granieri, presidente Coldiretti Roma, Valter Giammaria (Confesercenti), il vice presidente vicario Confcommercio, Franco Gioacchini e rappresentanti di Confartigianato, Concoperative, Confservizi, Federlazio, Unindustria, Cisl, Uil. «Ho chiesto la collaborazione delle associazioni di categoria per una prima quantificazione del danno» ha detto Alemanno. «È fondamentale - ha spiegato - perché la dichiarazione sui danni che la Regione dovrà inviare al Governo dovrà essere corredata di una prima stima in base alla quale stabilire se il rimborso dovrà essere erogato dalla Regione oppure dallo Stato». Servirà qualche giorno per arrivare alla meta. Alemanno ha tenuto a dire che «occorrerà una settimana per avere una stima definitiva». Dopodiché, si passerà alle pratiche per il risarcimento che spetterà allo Stato «per danni massimi provocati» e alla Regione nel caso di «danni intermedi». E ci sarà un supervisore. «Per far fronte alle singole domande di rimborso sarà nominato un commissario». Quanto alle prime stime delle associazioni di categoria Confesercenti ha parlato di «4 milioni di euro di danni alla merce nei magazzini». Per Gioacchini, Confcommercio «siamo intorno ai 2-2,5 milioni». Nel comparto agricolo David Granieri presidente Coldiretti «i danni sono circa 3 milioni di euro: compromesse le colture di grano, ortaggi e tuberi e siamo di fronte ad una situazione di incertezza sui raccolti». Per prevenire eventuali danni provocati da nuovi nubifragi, «abbiamo stanziato 2 milioni di euro per la manutenzione di fogne e caditoie - ha detto Alemanno -. Ma se si ripete un evento eccezionale come il nubigrafio del 20 ottobre non è la manutenzione a fare la differenza: ormai anche la Regione ha riconosciuto che il nubifragio della scorsa settimana è stato catastrofico, erano 58 anni che non si verificata una simile precipitazione. In questi casi il danno non si può eliminare».