Petroselli Sindaco Pci che ascoltava la città

Enon solo per ragioni di «partito». Sono passati 30 anni dalla morte di Luigi «Gigi» Petroselli. Il sindaco al quale è stato dedicato un tratto di via del Teatro Marcello, sotto il Campidoglio, dove c'e l'Anagrafe, forse perché inaugurò in anni di pentapartito e convergenze parallele - quando le giunte designavano chi faceva cosa - un modo diverso di fare politica, attraverso l'esercizio di rappresentare, da sindaco, tutti i romani. Di Petroselli si ricorda il modo aperto, improntato al dialogo con i cittadini, spesso improvvisato per ascoltare da loro la dimensione dei problemi della città. Era il 12 settembre del 1979 quando salì la prima volta sullo scranno più alto dell'Aula Giulio Cesare. Le ideologie non si ripudiavano, anzi contribuivano alla consapevolezza della responsabilità del processo decisionale, eppure quel sindaco anticipò di decenni un modo personale e diretto di interagire con l'elettore. Infatti, Petroselli diceva: «Roma non è sporca. È sporcata». Sotto la sua amministrazione fu inaugurata la seconda linea della metro A. Rieletto il 27 settembre del 1981 morì il 7 ottobre, a 49 anni, mentre era di nuovo in carica da 10 giorni. Guidò la capitale per due anni, in tempi difficili eppure è tra quelli che i romani non dimenticano. «Ho un ricordo nitido di Petroselli sindaco, quale sindaco di tutti i romani. La sua grande intuizione è stata proprio questa, il vivere le istituzioni al di sopra delle parti politiche, come un qualcosa di tutti e in cui tutti si devono riconoscere, in questo è il suo profondo essere democratico - dice Daniela Valentini, consiglire regionale del Pd, con la giunta Petroselli presidente di circoscrizione - . Intuizione grandemente innovatrice, che fa scuola ancor oggi ai rappresentanti migliori del nostro Paese. È l'assenza di questa cultura che ha creato una quasi insanabile frattura tra la politica e la società civile, e consumato la fiducia che la politica possa rappresentare gli interessi di tutti. Credo che oggi quello che farebbe soffrire di più "Gigi il sindaco" è il tentativo di confinarlo in uno spazio ristretto di partito». Oggi, alle 17.30, nella sede del Pd in via delle Sette Chiese, una cerimonia ricorderà la figura di Petroselli e, alla presenza dei familiari, gli verrà intitolata una sala convegni. Ma il sindaco di «tutti i romani» non poteva non essere ricordato inCampidoglio: domani in Protomoteca, giornata di politica e storia con Ferrarotti, Mafai,Letta, Rutelli e Veltroni. Invitati d'onore il sindaco Alemanno e il presidente Zingaretti. Cinzia Tralicci